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CRIMINALITÀ | Estate calda

Gela: escalation di furti, a luglio 148 denunce. Auto, scooter bici, abitazioni. Nel mirino finisce anche Video Golfo


di Redazione

Gela: escalation di furti, a luglio 148 denunce. Auto, scooter bici, abitazioni. Nel mirino finisce anche Video Golfo
cronaca
19 Ago 2020

Le luci di due potenti fari fendono il buio di una calda sera di agosto: sono i riflettori dei vigilantes. È scattato l’allarme in una scuola, l’ennesima, e pochi istanti dopo si materializzano le auto dei metronotte. Ore 21, il cancello dell’Istituto professionale di Stato si apre e due auto della vigilanza entrano per compiere un giro d’ispezione. L’ennesimo episodio di un’estate «calda». I vigilantes controllano la scuola, poi il canneto retrostante, avvolto nell’oscurità del viale che costeggia l’immobile e collega al Palacossiga. È buio pesto perché mesi fa i soliti ignoti hanno tranciato i cavi della rete pubblica, rubandoli, oscurando una cinquantina di pali che davano luce al quartiere. Così la sera, nel buio, c’è chi si apparta, chi ruba, e probabilmente pure chi spaccia.

Non c’è corrente, rifare l’impianto costerebbe una cinquantina di migliaia di euro. Costi che né la Ghelas, né il Comune hanno facilità a reperire, con il rischio neppure tanto remoto che riparato l’impianto i ladri tornino alla carica con un altro assalto.

Marchitello, Palacossiga. Una delle tante zone difficili.

Le forze dell’ordine fanno quello che possono. Devono coprire una città grande. Ma poi, militarizzare, a cosa servirebbe se poi manca il senso civico e nessuno denuncia? Se teppistelli e soggetti senza scrupoli fanno quello che vogliono?

Proviamo a quantizzare i numeri dell’escalation (ennesima) di furti. E scopriamo che a luglio, in Questura, da Gela sono pervenute 148 denunce di furto. Ritenendo, per approssimazione, che analogo numero di furti sia stato registrato in sede di denuncia dai Carabinieri (ma è solo un’ipotesi) ci avviciniamo alla spaventosa cifra di 300 denunce in un solo mese.

E nel calderone c’è di tutto. Appartamenti, auto, motorini, cristalli di veicoli sfondati alla ricerca di qualche spicciolo, un fiorente numero di biciclette (fanno gola quelle a pedalata assistita). Sul lungomare c’è stata una razzia a settimana. Nella zona dei palasport sono state forzate diverse auto. Un runner, impegnato ad allenarsi, giorni fa notando un vespino bianco si è lanciato all’inseguimento di due che provavano a forzare la portiera di una suv. Li ha messi in fuga ma pare che i due teppisti gliel’abbiano promessa: «La prossima sarà la tua».

Ma Gela è un caso? O Gela, Catania, Palermo, Napoli, Milano sono oramai un’unica grande metropoli piegata al degrado e alla microcriminalità?

Pare che di recente un paio di questi «caporioni» siano stati assicurati alle patrie galere. Molte erano state le operazioni di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Today24 ha testimoniato il gran lavoro delle forze di Polizia, della Municipale, di tutto il sistema “Stato”. Ma non basta. Troppo spesso gli appelli alle autorità sembrano non ricevere attenzione. Gli uomini sono pochi, enorme è invece l’entità delle incombenze. Dalle pattuglie al nucleo scorte, dall’attività di ufficio a quella di indagine.

Vani restano gli appelli lanciati dai rappresentanti dei sindacati di Polizia.

Ne ricordiamo solo uno per tutti, Lino Mastrantonio, segretario provinciale del Silp Cgil, il quale un giorno sì e l’altro pure, gira comunicati e appelli alle massime cariche della Pubblica Sicurezza, chiedendo più uomini, mezzi e uffici (nel caso di Niscemi, c’è la cronica situazione del commissariato di viale Gori, da anni sotto sfratto).

Ma la risposta è lenta e la criminalità, dopo gli arresti (e spesso le scarcerazioni) si riroganizza.

Così accade che a luglio ci sono stati numeri elevati di denunce. Anche in agosto pare il trend sia analogo.

A farne spese, giorni fa, anche la storica emittente tv Video Golfo Gela. Il canale (294) ha sospeso le emissioni da un paio d’anni, in attesa di riorganizzarsi, alla luce del secondo switch off del digitale terrestre, previsto in Sicilia entro il 30 giugno 2022.

Attrezzature e materiale erano nell’ultima sede operativa, in contrada Brucazzi. I malviventi hanno rubato faretti, monitor, apparecchiature varie. Hanno perfino smontato la parabola di uno dei due ripetitori necessari al trasferimento del segnale che era montato sulla sommità dell’edificio.

L’editore, Sergio Petta, sentito da Today24, ha preferito rispondere con un semplice «No comment». Il danno economicamente parlando è poca cosa. Ma l’amarezza tanta.

Sul caso è stata sporta regolare denuncia alla Polizia di Stato.


Redazione
Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.