«Gela verso la Zona rossa», il pressing dell’Asp, i timori di prefetto e questore. Nidi e asili, il sindaco conferma la chiusura
di Redazione
Allarmano sempre di più i numeri del contagio in città e i vertici dell’Asp non nascondono una certa preoccupazione. A Gela, la curva, non accenna a migliorare. Gli attuali positivi sono oltre settecento.
«La situazione è molto critica – afferma il sindaco, Lucio Greco – e le festività, che molti hanno trascorso riuniti nelle case come se nulla fosse, ci ha consegnato una città da zona rossa. Questa mattina ho sentito il prefetto e ho incontrato di persona il nuovo questore, al quale ho chiesto una maggiore attenzione e l’intensificazione dei controlli, ma se l’azione non è sinergica si rischia di vanificare tutto. Per quanto mi riguarda, l’amministrazione comunale è pronta a concertare nuove limitazioni e ad andare fino in fondo».
«In base al Dpcm che dovrebbe entrare in vigore il 15 gennaio, questi sono già dati che proiettano verso la zona rossa» si legge nel resoconto inviato nel pomeriggio dal palazzo di città, dopo la conclusione dell’incontro tra amministrazione e Asp, avvenuto in videoconferenza. Per il Comune erano presenti, oltre al sindaco Greco, il vicesindaco, Terenziano Di Stefano, l’assessore alla Salute, Nadia Gnoffo, il titolare della Pubblica istruzione, Cristian Malluzzo e la consigliera comunale Sandra Bennici, in rappresentanza della commissione Sanità.
«I focolai – spiegano i tecnici – sono saliti dai 20 della settimana scorsa ai 40 attuali. Sono ancora tutti sotto controllo ma testimoniano di un un virus che circola tantissimo e in ambienti molto diversi tra loro. Servono, dunque, misure drastiche. Alla luce di tutto ciò, il sindaco ha firmato l’ordinanza che proroga la chiusura di nidi, asili e scuole dell’infanzia in città fino al 16 gennaio, giorno in cui è previsto il rientro in aula anche degli alunni di elementari e medie».
Tutto questo, ovviamente, nella speranza che le condizioni possano tendere a un miglioramento. In caso contrario si valuterà un prolungamento della chiusura delle scuole.
Proseguono gli incontri per stabilire quali altre decisioni prendere e gli amministratori, che hanno già interloquito in mattinata con prefetto e questore, si sono detti molto preoccupati, non solo per la situazione sanitaria ma anche per quella economica.
«L’Asp – spiega la nota del Comune – però, è stata chiara: va proclamata la zona rossa. L’assessore Gnoffo ha evidenziato la necessità di riprendere subito la campagna di screening, che durante i giorni di festa ha subito un rallentamento, e di un controllo capillare del territorio visto che tanti, sprezzanti di tutte le norme anticontagio, continuano ad assembrarsi dentro le case e nelle vie secondarie. Gnoffo ha sottolineato che da mesi si cerca di sensibilizzare i cittadini, ma una fetta della popolazione rimane indolente. C’è un allarme, ma fuori la vita continua a scorrere normalmente».
La rappresentante della commissione Sanità ha particolarmente insistito, invece, sulla necessità di sospendere tutti i mercatini e di controllare i soggetti posti in isolamento domiciliare, perché in molti non rispetterebbero le prescrizioni.