Niscemi: puledrina barbaramente uccisa e abbandonata davanti a un cancello. Indaga la polizia municipale
di Alberto Drago
Mistero attorno al rinvenimento della carcassa di una cavallina di circa un’anno, atrocemente uccisa e poi abbandonata in contrada Pirillo. È accaduto lunedì nel prolungamento della via Gorizia dove sconosciuti, forse durante la notte o poco prima dell’alba, si sono disfatti della carcassa dell’animale, in un’area a fondo naturale antistante un cancello in ferro e dal quale si accede in un terreno privato. L’avrebbero fatta scivolare da una strada rialzata, sfruttando un dislivello in discesa. Il corpo della puledrina è stata notato da un residente della zona, il quale ha subito informato telefonicamente la polizia locale. Una pattuglia dei Vigili subito dopo sul posto ha dato inizio ai rilievi e informato del caso anche il distretto veterinario di Gela. La puledra è stata trovata con il collo e la testa piegati sotto il torace. L’ispezione è stata eseguita dal dottor Piero Ragusa, dirigente veterinario dell’Asp 2, distretto di Gela, il quale, arrivato sul posto, ha accertato che la cavallina di colore baio con lista in fronte, oltre a essere priva di microchip, presentava gli arti anteriori legati con una corda a nastro, simile a quella utilizzata per la chiusura ed apertura delle serrande.
Il veterinario ha anche notato una ferita nella puledrina tra il collo ed il torace, praticata con un’arma da taglio e con margini netti di circa 20 centimetri di lunghezza. Un segnale macabro di maltrattamento e crudele violenza che la cavallina ha subito e che prova che è stata uccisa con un coltellone e facendola gradualmente dissanguare. Una morte orrenda quella della cavallina risalente a circa 5 ore prima del rinvenimento e per la quale è stata avviata un’indagine contro ignoti per il reato di violenza maltrattamento e uccisione di animale.
Nel luogo del rinvenimento della carcassa non sono state trovate chiazze di sangue o versamenti ematici e liquidi. È proprio questo particolare che lascia pensare al fatto che la puledrina sia stata uccisa altrove e poi scaricata nel luogo dove è stata rinvenuta.
Forse un inquietante messaggio intimidatorio nei confronti di qualcuno?
A questa e altre domande la polizia locale sta cercando di dare delle risposte cercando altresì di risalire all’identità del proprietario e degli spietati carnefici. L’animale non aveva microchip.