Gela: rilancio scalo ferroviario. Fiab: «Il Comune promuova questa battaglia di sviluppo»
di Redazione
«Nonostante siano passati molti anni dalla chiusura della tratta ferroviaria Gela – Caltagirone ancora oggi questo importantissimo asse rimane bloccato. Questo significa che la sesta città della Sicilia è priva di qualsiasi collegamento a mezzo treno, merci e passeggeri, con l’intero continente europeo. Questo ultimo passaggio non è secondario, perché la via ferrata Gela Caltagirone collega la stazione di Gela con Catania e Messina, quindi con il resto del paese». Lo scrive Simone Morgana, presidente dell’associazione Ambiente e Bicicletta.
«Un collegamento di questo tipo porterebbe all’aumento di un sistema di intermodalità nei trasporti consentendo di alleggerire la pressione di traffico che si sposta su gomma, favorendo i collegamenti aeroportuali e portuali ed incentivando gli spostamenti collettivi, tursitci e commerciali, da e verso la città di Gela. Come Fiab ad oggi siamo riusciti anche ad ottenere che nel contratto di servizio con Trenitalia le biciclette possano essere trasportate gratuitamente sui treni regionali, ma tutto questo rimane cosa inutile per Gela, perché treni verso la parte nord orientale dell’isola non ce ne sono».
«Nelle previsioni ministeriali e regionali i finanziamenti per l’implementazione delle ferrovie in Sicilia sono stati previsti, ma un ruolo fondamentale in questo ambito lo gioca la posizione e l’impegno dell’amministrazione comunale. Crediamo che serva un impegno concreto in questo senso, una interlocuzione costante e decisiva che permetta di rivendicare per il nostro territorio una infrastruttura fondamentale che, con la giusta programmazione, permetterebbe di rinnovare la mobilità in favore di Gela, sia sotto l’aspetto pendolaristico che sotto quello turistico e commerciale. La Stazione di Gela è una infrastruttura imponente, con un grande parco container e una posizione fondamentale e baricentrica per l’isola, eppure versa in un totale stato di abbandono. Quello che chiediamo all’amministrazione è un impegno immediato, perché oggi non si può più attendere».