Niscemi: nel 1997 un evento franoso colpiva il quartiere e la sua chiesa. La città non dimentica, oggi il giorno del ricordo
di Redazione
Ricorre oggi il 23° anniversario della frana del 1997, che lungo la fascia collinare Sud della città, squarciò irrimediabilmente l’anticha chiesa “Sante Croci” e tante abitazioni dello stesso quartiere. Un terribile dissesto idrogeologico che fortunatamente non causò vittime e feriti, ma lasciò tante famiglie senza un tetto.
Il cedimento rese pericolanti le mura di numerose abitazioni e anche d’immobili adibiti ad attività produttive. L’amministrazione comunale presieduta dal sindaco, Massimiliano Conti, ha promosso un importante momento commemorativo.
Nel pomeriggio alle 17, si è svolta una celebrazione eucaristica nello stesso luogo in cui si ergeva la chiesa Sante Croci. La celebrazione è stata officiata dal parroco della Chiesa Madre, don Massimo Ingegnoso e vi hanno preso parte le istituzioni cittadine.
Poco dopo è stata inaugurata un’area verde realizzata con fondi comunali accanto al monumento che l’anno scorso venne collocato nel luogo in ricordo dell’antica chiesa Sante Croci distrutta dall’evento calamitoso.
Un’opera quella del monumento con la croce realizzata con i fondi dei cittadini raccolti dalla signora Concetta Tizza e che venne progettata e donata alla comunità niscemese con l’adesione dell’Amministrazione e del Consiglio comunale dall’architetto Marco Preti, consigliere di maggioranza.
Nell’aiuola realizzata accanto al monumento sono stati messi a dimora dei fiori e un albero di ulivo, simbolo di riconciliazione e di pace per l’umanità. Iniziative che mirano a ricreare nel quartiere Sante Croci distrutto dalla frana il culto di cui 23 anni rimase privato con la demolizione della storica chiesa. La frana lasciò una serie di problematiche che ancora oggi sono irrisolte. Nel quartiere Sante Croci e in contrada Banco, vi sono ancora edifici da demolire che a tutt’oggi sono disabitati.