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POLIZIA | Quattro auto distrutte

Gela: «attrazione fatale» scatena inferno di fuoco. «È l’autore del rogo di via Livorno», misura cautelare a un ragazzo di 18 anni


di Redazione

12 Nov 2020

Un amore finito male e l’attrazione che da normale diventa morbosa o «fatale» come tra Dan e Alex nell’omonimo e indimenticabile opera di cinema. Per fortuna il protagonista si è fermato alle «cose» senza varcare il confine dell’irreparabile.

Lui, 18 anni, pare non si rassegnasse alla fine di una relazione con una ragazza. Lunedì pomeriggio sono stati i poliziotti del locale Commissariato a bussare alla sua porta. A carico del giovane è stata applicata la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, mentre le indagini vanno avanti poiché l’indagato sarebbe anche indagato per danneggiamento seguito da incendio. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica e condotte dagli agenti della sezione investigativa del commissariato, hanno preso le mosse dall’incendio avvenuto in città il 4 settembre 2020, intorno alle 3, quando una volante intervenne in via Livorno, per la segnalazione di un’autovettura in fiamme. Sul posto si portò anche una squadra di emergenza dei Vigili del fuoco. Le fiamme, di origine dolosa, dopo aver coinvolto quattro autovetture, annerirono anche la facciata di un palazzo. Ebbero pochi dubbi, investigatori di Polizia e tecnici dei Vigili del fuoco, nell’attribuire l’innesco delle fiamme a un flacone di «accelerante», benzina o solvente. Il fuoco, partito dal una Fiat «Seicento» coinvolse altre vetture parcheggiate nei pressi, una Chevrolet «Kalos», una Fiat «Punto» e una Mercedes «Classe A».

Le esalazioni costrinsero alcuni dei residenti a fare ricorso alle cure mediche. Alla fine la scena assomigliava a un teatro di guerra: quattro auto incendiate, un palazzo annerito, il portone d’ingresso, al civico 88 della via Livorno semidistrutto, con tubo di scarico dell’acqua piovana, motori dei condizionatori, corrimano dei balconi, fili elettrici e fibra ottica, finiti in cenere o quasi. Come pure due incolpevoli uccellini che uno dei residenti teneva in una gabbietta al secondo piano.

Le ricerche partirono immediatamente nel tentativo di chi avesse trasformato una tranquilla strada di zona Sant’Ippolito in un quartiere di Beirut.

E subito, dalle prime notizie, emerse che la vicenda potesse essere riconducibile a un storia d’amore finita in modo burrascoso e al gesto di ritorsione del giovane. Fondamentali per giungere all’individuazione dell’indagato, sono state le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza privati, le dichiarazioni delle parti lese e la disamina dei tabulati e del traffico telefonico intervenuto fra l’incendiario e la ex compagna. La Procura, sulla base delle risultanze investigative fornite dagli agenti del commissariato, ha presentato istanza per l’odierna misura cautelare al Gip in tempi brevissimi. Il magistrato, valutati i fatti, ha emesso l’ordinanza al fine di impedire nuove azioni di rappresaglia da parte del giovane contro la sua ex.

«L’epilogo dell’indagine – dice Tito Cicero, dirigente del commissariato di Gela – riveste particolare importanza tenuto conto della frequenza con la quale in città contenziosi fra cittadini, con spregio per le regole del vivere comune, spesso sfocino in vili atti vandalici, intrinsecamente insidiosi e suscettibili di potere determinare conseguenze irrimediabili. Continua ad essere un vero e proprio nervo scoperto della città di Gela quello degli incendi di autovetture a scopo di ritorsione. Tuttavia il lavoro di squadra tra l’autorità giudiziaria e le forze dell’ordine consente di perseguire tali allarmanti fenomeni».


Redazione
Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.