Riesi, approvata la dotazione organica. In esubero 25 lavoratori, 22 di loro passano «a carico» della Regione
di Delfina Butera
La Direzione centrale per gli uffici territoriali del Governo e per le Autonomie Locali – Dipartimento per gli affari interni e territoriali del ministero dell’Interno ha approvato la deliberazione della giunta municipale sulla rideterminazione della dotazione organica del Comune. Un atto che rientra tra gli adempimenti a carico degli enti in dissesto finanziario tenuti a rispettare dei parametri stabiliti dal ministero dell’Interno per quanto riguarda il rapporto dipendenti – popolazione. La struttura organizzativa dell’Ente ridefinita prevede 81 posti e nel dettaglio 4 posti di categoria D di cui 2 part – time a 20 ore settimanali, 18 posti di categoria C di cui 1 part – time a 30 ore settimanali e 1 part- time a 18 ore settimanali, 8 posti di categoria B3 di cui 2 part – time a 30 ore settimanali, 2 part – time a 29 ore settimanali e 3 part – time a 22 ore settimanali, 30 posti di categoria B1 di cui 16 part – time a 30 ore settimanali, 5 a 29 ore settimanali e 1 part – time a 26 ore settimanali, 21 posti di categoria A di cui 3 part – time a 30 ore settimanali e 5 a 29 ore settimanali, pari a numero 72,12 posti a tempo pieno. Nella nuova dotazione organica sono stati previsti 2 posti di categoria D part – time che devono essere ricoperti nel rispetto delle normativa sulla riserva a favore delle categorie protette. Attualmente i dipendenti comunali in servizio sono 101. Ben 25 unità lavorative risultano in eccedenza a seguito della ricognizione del personale e della rideterminazione della dotazione organica del Comune. Dei 25 dipendenti, 22 continueranno a lavorare ma le loro spettanze saranno a carico della Regione Siciliana. Per questi impiegati l’ente ha infatti richiesto alla Regione la copertura finanziaria in base alla normativa prevista per gli enti in dissesto finanziario, ovvero l’erogazione di un milione e trecento mila euro per gli anni 2019 – 2020. Le altre 3 unità invece vengono collocate in disponibilità. Non saranno più in servizio e riceveranno l’80 per cento dello stipendio per 2 anni e sino all’accompagnamento e collocamento in pensione da parte del ministero dell’Interno. I 3 dipendenti possiedono tutti i requisiti e nell’arco di 48 messi andranno in pensione.
«Come si può notare – dice il sindaco Salvatore Chiantia – la situazione dello squilibrio di bilancio veniva provocato da un esubero di personale a carico delle casse comunali. Solo grazie alla dichiarazione di dissesto finanziario si poteva riequilibrare. Non è mutato nulla sull’aumento delle tasse poiché erano già quasi tutte al massimo. La dichiarazione del dissesto ci ha consentito di avere quel finanziamento che permette di coprire il costo relativo all’eccedenza di personale che l’Ente aveva».