Aggressioni in aumento del 30 per cento al pronto soccorso e nei reparti In ospedale arrivano i vigilantes
di Alberto Drago
Da ieri è attivo all’Ospedale di Niscemi” il servizio di guardia armata che garantirà la sicurezza degli operatori sanitari del presidio, del pronto soccorso e della guardia medica. La decisione è stata presa dalla direzione strategica dell’Asp tenendo conto dell’aumento del 30 per cento di casi di aggressione nei confronti degli operatori sanitari e degli utenti che si sono verificati lo scorso anno rispetto al 2018. Episodi di violenza che sono stati sempre denunciati al management dell’Asp e alle competenti autorità di pubblica sicurezza dal direttore sanitario dell’ospedale, Alfonso Cirrone Cipolla.
«Oltre alla vigilanza – dice il direttore sanitario – stiamo anche potenziando i servizi di videosorveglianza in tutta la struttura ospedaliera che consentirà il rispetto del divieto di sosta e parcheggio all’interno dell’Ospedale e l’ingresso agli utenti esterni oltre le ore 20. Siamo soddisfatti per questo provvedimento, perché tutte le nostre istanze di sicurezza sono state accolte nel management dell’Asp che nonostante il grave momento di difficoltà economiche, ha trovato le risorse per i servizi della vigilanza armata e della videosorveglianza».
Servizi che la direzione strategica dell’Asp ha anche istituito negli Ospedali di Caltanissetta, Gela, San Cataldo, Mazzarino e Mussomeli.
«Il personale sanitario – dice il manager, Alessandro Caltagirone – impegnato nei pronto soccorsi di tutti i nostri ospedali lavorerà adesso in condizioni protette e potrà gestire meglio le emergenze in sicurezza così come voluto dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza».