Riesi, grandi vini e prodotti d’eccellenza. L’azienda Patrì tra le 100 realtà virtuose del paese. Nel solco della sostenibilitÃ
di Delfina Butera
Prestigioso riconoscimento per l’azienda agricola Patrì inserita tra le 100 realtà più virtuose d’Italia nell’indagine sulla sostenibilità AGRIcoltura100, avviata da Reale Mutua e Confagricoltura.
In Sicilia l’impresa agricola Patrì si annovera tra le 5 aziende più impegnate nella sostenibilità ambientale. Sostenibilità intesa come modello di sviluppo e valore guida per la ripresa anche in considerazione dell’attuale periodo di emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus, in grado di soddisfare i bisogni della società nel pieno rispetto dell’ambiente e delle generazioni future. Sono state 1.850 le imprese agricole di tutti i comparti produttivi e di tutte le regioni d’Italia a partecipare al progetto che ha l’ambizione di valorizzare il contributo dell’agricoltura alla ripresa e alla crescita sostenibile del Paese. AGRIcoltura100 premia ogni anno le imprese agricole più impegnate nella sostenibilità. L’indagine e l’analisi sono affidate a Innovation Team, società di ricerca del Gruppo Cerved. Sulla base dei dati raccolti viene attribuito a ogni partecipante l’indice AGRIcoltura100, che misura il livello di sostenibilità dell’impresa agricola. Il modello di analisi di AGRIcoltura100 elabora i dati di 234 variabili e produce per ogni azienda 17 indici per altrettanti ambiti di sostenibilità, raggruppati in 4 aree, Environment – Sostenibilità ambientale, Social – Sostenibilità sociale, Gestione – Gestione dei rischi e delle relazioni, Development – Qualità dello sviluppo. L’azienda nasce in contrada Punturo, in territorio di Butera, nel 1936. La famiglia Patrì è riuscita a creare le basi per quello che è diventato un complesso terriero fondamentale per l’economia della zona. Anni dopo Rocco Patrì, la moglie Patrizia e i figli Giuseppe, Elisa e Daniela, mossi da spirito di innovazione decisero di valorizzare lo straordinario patrimonio terriero di Butera. L’azienda si estende per circa 250 ettari, per un terzo coltivata a vigneto con le varietà di Nero d’Avola, Frappato, Syrah, Catarratto, Insolia, Grillo, Chardonnay, Zibibbo, Petit Manseng, vitigni di riferimento per l’enologia siciliana e non solo. La restante parte dell’azienda è dedita alla coltivazione di frutta, come pesche, albicocche, uva Italia, uva Red globe, uva apirene e pere di qualità destinate alla clientela italiana ed estera della Gdo e olive con le varietà Nocellara del Belice, Biancolilla, Nocella Etnea e Moresca. L’azienda conta circa 50 dipendenti stagionali e una equipe di tecnici agronomi specializzati che seguono da vicino tutte le fasi pre e post produzione. L’ambiente è considerato un importante fattore produttivo, al punto che l’azienda ha scelto il fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da utilizzare in cantina e nell’estrazione di acqua dal sottosuolo. Inoltre l’azienda Patrì utilizza metodi di gestione ambientale eco-sostenibili di Lotta Integrata per la produzione frutticola, biologica per la produzione delle uve da vino, ponendosi come obiettivo la tutela delle risorse idriche e del suolo con l’impiego di prodotti a minore impatto ambientale. L’azienda ha ottenuto negli anni anche le certificazioni: Global Gap (Good Agricultural Practice), Iso 14001, Iso14064, Iso 14046, Iso 50001 e Biologica (in conversione dal 2019). “Oggi più che mai – dice Giuseppe Patrì – fare imprenditoria in Italia è una scommessa che richiede passione, coraggio e competenza. Ma è una scommessa che si può e si deve vincere, se la posta in gioco è la qualità”. Negli anni l’azienda ha ottenuto numerosi altri riconoscimenti. Recentemente ha conquistato la Medaglia d’oro per il Syrah Doc Sicilia 2019 conferita dal China Wine & Spirits Awards Best Value 2021. Un concorso in cui 100 giudici tra i più importanti importatori, distributori, commercianti e sommelier asiatici hanno degustato alla cieca etichette provenienti da tutto il mondo, decretando i migliori vini per rapporto qualità – prezzo.