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Scavi riportano alla luce villa di epoca romana nell’area del raddoppio ferroviario


di Redazione

Scavi riportano alla luce villa di epoca romana nell’area del raddoppio ferroviario
16 Apr 2021

Antiche vestigia di una civiltà antica, tracce di insediamenti agricoli nel cuore del vallone. Nei giorni scorsi l’area archeologica, nei pressi di Vallelunga Pratameno, è stata meta di un sopralluogo svolto dagli assessori regionali delle Infrastrutture, Marco Falcone e dei Beni culturali, Alberto Samonà. L’area è interessata dal raddoppio della linea ferroviaria Palermo-Catania. Erano presenti, tra gli altri, Salvatore Leocata, responsabile tecnico di Rfi, la soprintendente dei Beni culturali, Daniela Vullo, il commissario del comune di Vallelunga, Cettina Nicosia e i rappresentanti dell’impresa Sistemi e Progetti di Roma, che sta realizzando i lavori. La visita al cantiere è stata accompagnata dall’archeologa Marina Congiu che ha descritto le attività sin qui svolte che hanno fatto emergere un’importante villa rurale romana del I secolo d.C., parte di un insediamento che dovrebbe estendersi su un’area di sei ettari e che costituisce, a oggi, un elemento di grande impatto culturale e indubbia attrattiva per il territorio.

«La visita è stata molto importante perché ha permesso di verificare congiuntamente il contesto emerso e di porre le basi per un’azione congiunta che contemperi l’esigenza di valorizzare l’area archeologica con la realizzazione dei lavori per il raddoppio della linea ferrata che costituisce un’importantissima infrastruttura che permetterà di potenziare il sistema dei trasporti su rotaia, con inevitabile incidenza sullo sviluppo alle aree interne dell’Isola» hanno detto i due assessori regionali.

«Questa mattina – continua Samonà – abbiamo raccolto l’impegno di Rfi di contribuire con proprie opere alla valorizzazione dell’intera area dove si stanno compiendo le indagini di scavo e su cui sembrano esserci significative evidenze archeologiche, in una prospettiva di futura fruizione. Il complesso di grande pregio potrebbe diventare, infatti, una delle principali attrattive della zona da raggiungere anche attraverso un percorso cicloturistico di collegamento tra la stazione di Vallelunga e il sito archeologico, sulla cui realizzazione Rfi sembra aver dato la propria disponibilità».

«Nasce oggi – conclude Falcone – un’azione sinergica che contemperi l’esigenza di valorizzazione del sito archeologico con quella di realizzazione di lavori che risultano strategici per la nostra Isola. È evidente l’importanza del raddoppio della ferrovia Palermo-Catania che consentirà il collegamento veloce tra le due città, soprattutto attraversando aree interne che da questa importante arteria potranno trarre grandi benefici e possibilità di sviluppo».

«Dopo l’indagine magnetometrica – spiega la soprintendente Vullo – faremo ora dei saggi archeologici superficiali per verificare l’esistenza delle strutture interrate che le ricerche fino ad oggi effettuate sembrano avere individuato. Le strutture murarie emerse dal mese di luglio scorso ad oggi, infatti sembrano confermare il ritrovamento di una villa rustica che, per dimensioni e tipologia, nel settore settentrionale della provincia di Caltanissetta, non sembra al momento, avere confronti».

Al sopralluogo hanno preso parte anche il parlamentare regionale Michele Mancuso, il responsabile archeologo della Italfer Ettore Manfredi e i responsabili di saggio Eliana Lo Curto e Francesca Pulvirenti.


Redazione
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