Cgil: Sos per i commissariati di Niscemi e Gela. Pochi agenti, si rischia il blocco. Mastrantonio: «Sarebbe una sconfitta»
di Salvatore Federico
Allarme del sindacato di Polizia Silp-Cgil per le carenze di organico e di mezzi nei commissariati di Gela e di Niscemi. Si teme in particolare per la sopravvivenza stessa del presidio niscemese, già sfrattato dalla sua sede privata che detiene in affitto ma che dovrà lasciare perentoriamente entro il 13 gennaio prossimo.
L’Sos per i due presidi di Polizia del sud Nisseno lo lancia il segretario generale provinciale Lino Mastrantonio, che in un comunicato stampa afferma: «Le recenti operazioni di Polizia a Caltanissetta, come già a Gela e Niscemi, dimostrano, semmai ce ne fosse il bisogno, l’impegno e la professionalità delle donne e degli uomini della Polizia di Stato che, a tutti i livelli, operano nella nostra provincia con costanza e abnegazione, mai risparmiandosi per conseguire un bene primario per la comunità: la sicurezza dei cittadini e la legalità in ogni ambito sociale. Lo abbiamo ripetuto più volte e sebbene possa apparire scontato lo andiamo ancora ripetendo: ciò avviene nonostante tutte le carenze di organico, strumentali e strutturali della Polizia in questa provincia». «La Federazione sindacale Silp Cgil – Uil Polizia come è noto – prosegue la nota sindacale – è impegnata in diverse battaglie nazionali (a iniziare dal rinnovo del contratto di lavoro dei poliziotti scaduto da quasi 900 giorni), ma non abbiamo mai trascurato le battaglie locali e provinciali per l’efficienza degli uffici di Polizia, per il benessere e la dignità dei poliziotti, per la sicurezza e la legalità nei nostri territori. Più volte abbiamo denunciato le carenze di organico e di mezzi inadeguati della Polizia a Caltanissetta, ma soprattutto a Gela, dove ancora oggi un territorio così esteso, con quasi 100 mila abitanti, una storia ed una realtà di micro e macro-criminalità di estrema gravità, venga vigilato da una sola Volante di due agenti per turno, con un piano di controllo del territorio inadeguato e sbilanciato che occorre rivedere con urgenza, come pure da rivedere sono le inadeguate politiche di assegnazione di nuovo personale, stante che nell’ultimo decennio hanno portato a un drastico ridimensionamento del numero di agenti di quel Commissariato di Polizia anziché a una crescita». Riferendosi alla precaria e inadeguata sede del commissariato niscemese, il segretario generale Mastrantonio ricorda: «Allo stesso modo abbiamo, per anni, denunciato, ad ogni livello, l’assoluta criticità della struttura della Polizia di Niscemi: inadeguata, fatiscente e sotto sfratto esecutivo da troppo tempo per essere ancora rinviato e sottovalutato. Ebbene, oggi, alla luce dei tanti tentativi falliti di dotare il Commissariato di Polizia di Niscemi di una nuova adeguata sede, la Federazione Silp Cgil – Uil Polizia sente il dovere di chiedere forte al Dipartimento della Pubblica Sicurezza, al Prefetto e al Questore di Caltanissetta, al Sindaco di Niscemi, ai politici tutti della deputazione provinciale e regionale, quali iniziative si intendono adottare per risolvere una questione che si trascina da troppo tempo senza soluzione, che da anni costringe la Polizia di Niscemi in uno stato di precarietà che non è dignitoso per le istituzioni e non dà garanzie di una futura permanenza della Polizia in città». Mastrantonio rende noto che noto che il Ministero dell’Interno non intende finanziare con i propri canali di spesa i lavori preventivati (2,1 milioni di Euro) per gli adeguamenti che sarebbero necessari per la trasformazione dell’immobile dell’attuale Ufficio Tecnico Comunale in nuovo ufficio di Polizia senza prima un trasferimento di quel bene comunale al patrimonio dello Stato. Tutte le indagini di mercato esperite per la ricerca di locali idonei sono finora andate a vuoto; pertanto, si fa allora sempre più incombente la data del 13 gennaio 2022 in cui l’attuale immobile dovrà essere consegnato ai legittimi proprietari.
«Sarebbe una sconfitta enorme – conclude il segretario provinciale del Silp-Cgil – per la società civile e per le istituzioni tutte la malaugurata chiusura del Commissariato di Polizia di Niscemi: un presidio di legalità nato nel 1990, giova ricordarlo, per riportare la cittadina nissena alla serena convivenza civile dopo anni di guerre criminali e predominio mafioso, di bambini innocenti trucidati per strada, di sparatorie nelle pubbliche piazze; una presenza dello Stato allora fortemente richiesta, con manifestazioni pubbliche, dalla società civile, da associazioni laiche e religiose, dai sindacati, Cgil, Cisl e Uil in testa.
Invitiamo allora il neo prefetto di Caltanissetta, S.E. dottoressa Chiara Armenia, a voler considerare l’importanza della questione e la invitiamo perciò ad una visita a Niscemi, per rendersi conto di persona dello stato in cui versa lo stabile del Commissariato di Polizia, per sentire dalla viva voce degli amministratori locali, dei cittadini onesti di Niscemi e dei poliziotti, che da anni tra mille difficoltà conseguono comunque risultati eccellenti e garantiscono ordine e legalità- quanto sia necessario continuare ad assicurare il presidio della Polizia di Stato a Niscemi».
Salvatore Federico