Vendevano farmaci contraffatti o illegali, la Polizia postale oscura 34 siti on line. In bacheca anche medicine per «curare» il Covid
di Redazione
Pare vi fossero medicinali contro il Covid e perfino farmaci per migliorare la prestazione sessuale (i marchi più noti) nelle bacheche di alcuni dei 34 siti oscurati dalla Polizia Postale, anche in Sicilia. Vendevano farmaci contraffatti o illegali: adesso sono irraggiungibili in Italia grazie alla notifica a 171 Internet service provider di decreti di sequestro preventivo in relazione all’ipotesi di somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica, un reato punito dall’articolo 445 del codice penale. Le operazioni, nel nostro Paese, sono state coordinate dal Servizio Polizia postale e delle comunicazioni e condotte dal Compartimento Polizia postale e delle comunicazioni per la “Sicilia Occidentale” di Palermo, in collaborazione con i compartimenti di Bologna e Ancona e la partecipazione del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia. L’operazione, denominata «Pangea XIV», è stata promossa dall’Interpol e realizzata con la collaborazione di circa duecento paesi. Mira alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica in merito alla pericolosità dell’acquisto di farmaci offerti attraverso canali non ufficiali con particolare riferimento a quelli utilizzati per la cura del virus Sars-Cov2.