Inscenò l’abbandono e il ritrovamento del figlio neonato, commerciante a giudizio
di Redazione
Una storia triste, un caso approdato in questi giorni in un’aula di tribunale. Da un lato un commerciante, dall’altro l’ex compagna. Tra loro un bambino, il loro figlio, ancora in tenerissima età e ora in affido.
L’uomo è comparso davanti al Gip nell’udienza che lo vede indagato per abbandono di minore. La donna è stata ammessa in veste di parte civile al processo. Secondo l’accusa il padre avrebbe inscenato l’abbandono e ritrovamento del neonato, fatti che risalgono al novembre del 2020.
L’accusa scaturisce dalla ricostruzione dei fatti formulata dalla Procura di Ragusa dopo il racconto della donna. Lo aveva aveva contattato per chiedergli aiuto e dopo essere stata raggiunta avrebbe confessato all’ex compagno di aver aveva partorito da sola in casa e che il piccolo era il loro figlio.
Il procedimento si celebra davanti al Gip di Ragusa: anche i protagonisti della vicenda sono ragusani.
Il consulente, nella sua perizia, sostiene che l’uomo che poi simulò l’abbandono e il ritrovamento del bambino avrebbe agito in uno stato di transitoria assenza della lucida capacità di intendere e volere, conseguente al trauma generato dalla notizia.
L’udienza è stata rinviata.
Anche la donna è indagata per concorso in abbandono di minore. La Procura ha però avanzato richiesta di archiviazione. E adesso lei vorrebbe riabbracciare il bambino, attualmente affidato a una famiglia. Una sua prima istanza è stata però respinta dal giudice presso il tribunale per i Minori di Catania.