Niscemi, dove nascono le idee per l’innovazione agricola. Ecco Smart Island, importante start up siciliana
di Redazione
L’Acqua come risorsa, ricchezza non infinita nel pianeta ma non c’è sufficiente consapevolezza. Solo due italiani su dieci ne sono preoccupati nel presente e il 70 per cento ritiene sia problematica esclusiva di specifiche aree e periodi dell’anno. A tracciare il quadro è una ricerca Ipsos commissionata da Finsh in occasione della giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità.
A essere penalizzata da questo labile equilibrio tra acqua e fattore umano è soprattutto l’agricoltura.
C’è chi però lavora a nuove tecnologie in grado di fornire agli operatori un nuovo approccio all’uso dell’acqua. E una delle eccellenze è proprio nel nostro hinterland, a Niscemi. Si chiama infatti Smart Island la start up tecnologica siciliana che punta alla robotica e all’informatica al servizio dell’agricoltura e ha creato un vero e proprio assistente alla coltivazione, il software Daiki, rivolto a tutti i tipi di operazioni professionali.
L’amministratore delegato è Maria Luisa Cinquerri e il suo progetto nasce meno di dieci anni fa. Lei, all’epoca studentessa di ingegneria informatica, univa gli studi al lavoro nell’azienda agricola di famiglia. È in quei mesi che nasce il progetto. La giovane, giorno dopo giorno, osserva il ciclo delle piante da frutto e da orto, e matura l’idea di un software in grado di permettere agli agricoltori di risparmiare tempo ed efficienza nel monitoraggio e nella gestione delle loro coltivazioni. Con risparmi di risorse, lavoro e di acqua, bene sempre prezioso.
Maria Luisa decide di circondarsi di un team di sette persone con competenze molto diverse tra loro, dalla chimica all’agroalimentare, dalla robotica al marketing. Siamo nel 2014 e così nasce Smart Island.
Il modello inizia subito a sviluppare l’utilizzo di tecnologie innovative capaci di rilevare i bisogni delle colture, fornendo agli operatori del settore agri-food un nuovo schema su cui basare il processo produttivo: profonda cultura del territorio, grande versatilità nel conoscere le condizioni ambientali specifiche e una maturità tecnologica in grado di gestire al meglio le risorse naturali.
Nell’ambito dell’iniziativa Call For Startup, Smart Island ha presentato un progetto che prevede l’implementazione della tecnologia Daiki: un robot di intelligenza e visione artificiale dotato di sensori di immagine e rilevamento di dati climatici e idrici grazie è possibile prevenire lo sviluppo di malattie e monitorare il fabbisogno irriguo delle piante. Il progetto presentato da Smart Island sarà ora implementato e concretizzato in un agrumeto nel territorio della Valle dell’Etna. L’impegno del brand a tutela delle eccellenze agroalimentari italiane non si limiterà, però, ai progetti sviluppati negli ultimi due anni, ma vedrà una nuova concretizzazione nel corso del 2022.
Il lavoro svolto da questa start up nell’innovazione tecnologica non è sfuggito ai grandi media. Recentemente l’azienda ha infatti avuto una grande vetrina grazie a un servizio pubblicato da Forbes Francia un portale inernazionale che fa parte del colosso Forbes con circa 27 milioni di visitatori di media al mese.