L’ambulanza c’è, i medici scarseggiano. Sono stressati, impegnati su diversi fronti, dal Covid all’emergenza. Capita così che l’ambulanza Charlie 6 in servizio a Gela, quella, per essere precisi che viene chiamata nei casi più a rischio, potrebbe rimanere senza medico a bordo. Il caso era stato segnalato nei giorni scorsi a Today24 da alcuni operatori sanitari. Ieri il segretario aziendale della Uil Fpl, Giuseppe Di Fede, ha deciso di mettere nero su bianco e scrivere all’Asp. «Veniamo messi a conoscenza – afferma il sindacalista – dai lavoratori che operano sul mezzo di soccorso avanzato 118 CH6 di Gela, che molte volte l’equipaggio in ambulanza rimane sprovvisto di medico a bordo, lasciando in turno solo un infermiere e un autista soccorritore».
«Questi lavoratori – argomenta Di Fede – medici, infermieri e autisti-soccorritori hanno operato e operano in silenzio con tanta generosità professionalità e spirito di sacrificio, sacrificando spesso le relazioni familiari ed esponendosi a rischi. E, tutti noi, abbiamo elogiato la loro dedizione, il loro senso di responsabilità e li abbiamo definiti eroi».

«La scrivente segreteria – dice ancora – ritiene che la criticità sopra esposta, rientri nelle proprie prerogative sindacali, per garantire la sicurezza dei lavoratori e ancor di più garantire una maggiore salvaguardia per i cittadini/utenti che si rivolgano al servizio di Emergenza Urgenza».

La Uil Fpl ha richiesto un incontro urgente.

Nessuna comunicazione ufficiale, in attesa dell’incontro richiesto.

Ma una fonte fa sapere che il problema è legato alla mancanza e alla disponibilità di personale. Non ci sono medici disponibili, considerando anche il mese di agosto e il sacrosanto diritto a qualche giorno di riposo. E i rianimatori sono allo stremo delle forze, impegnati su più fronti: dalle sale operatorie alle urgenze Covid.

Disagi nuovi, problema vecchio. Servono medici.

(Nella foto grande, in alto, un operatore sanitario stremato si riposa per qualche istante durante un turno di lavoro).