La macchina dell’emergenza non dorme mai, neppure a Ferragosto. Ha riaperto infatti i battenti stamattina l’Unità di Terapia Intensiva Covid all’interno dell’ospedale Vittorio Emanuele destinata al trattamento dei pazienti più gravi affetti dal SarsCov2. Del dell’emergenza coronavirus fanno parte l’unità per non intensivi, il reparto di Malattie infettive e appunto la Terapia Intensiva. Quella decisa stamane con atto del direttore generale è l’ennesima trasformazione della Rianimazione di Gela in Covid Unit, necessaria per fronteggiare la nuova ondata di contagi del territorio.

Pochi minuti dopo aver aperto le porte la nuova unità ha subito preso in carico una paziente. Si tratta di una donna con polmonite severa ma che al momento non è stata intubata e viene curata dai medici con ventilazione non invasiva (Niv) e ventilatore automatico. I medici sperano che possa superare presto la fase acuta.

Con la riapertura della Covid Unit per intensivi si ripara a un errore di valutazione commesso dall’assessorato regionale due mesi fa, quando, a fronte di un’assenza di casi urgenti a Gela e nell’hinterland, optò per la chiusura della Rianimazione Covid. Il reparto, dopo la sanificazione, tornò a essere una Terapia Intensiva non Covid. Ma la nuova impennata di casi era dietro l’angolo e per settimane i pazienti di Gela sono stati dirottati fuori città, in centri anche lontani, da Ribera a Catania, con le immaginabili difficoltà per i familiari.

Oggi si riparte.

L’unità di Terapia intensiva Covid sarà diretta dal dottor Salvatore Damante, collaborato dall’equipe medica, con l’ausilio di infermieri e ausiliari, guidati dal coordinatore infermieristico, dottor Giuseppe Provinzano.

Il Covid Center di Gela, a partire da oggi, dispone di 8 posti di Terapia Intensiva, 4 per il trattamento sub intensivo e 35 posti in degenza ordinaria. L’atto ufficiale è stato firmato dal responsabile dell’Aera Covid dell’Asp, Benedetto Trobia e dal direttore generale, Alessandro Caltagirone.