Gela, guarito dopo aver temuto il peggio «Medici e infermieri mi hanno salvato»
di Redazione
Lo chiameremo «Giovanni», perché la privacy non consente di pubblicare dettagli. Per due mesi ha lottato contro il Covid, temendo di morire. Ora sta bene e ha voluto ringraziare i medici dell’ospedale di Gela.
«Per circa due mesi – scrive – sono stato ricoverato nel vostro reparto e vi scrivo questa lettera per ringraziarvi. Vi siete presi cura di me». A 65 anni era in fascia di medio alto rischio. Eppure a Gela ha trovato cure e professionalità. E ha sconfitto il virus che lo aveva infettato e fatto ammalare.
«Spero – conclude – rimaniate sempre così impegnati e attenti perché l’ospedale ne ha veramente bisogno». La lettera è indirizzata a medici, infermieri e operatori socio sanitari delle unità di Terapie intensiva Covid e del reparto di Medicina Covid dell’ospedale Vittorio Emanuele.
Il Covid ci ha costretti a cambiare abitudini, ha inciso sulle relazioni sociali. Ha imposto cambiamenti nelle nostre vite. Probabilmente ha amplificato certi sentimenti e stati d’animo: la solitudine, il dolore, l’essere costretti a rimanere a casa. Ha però fatto emergere un lato bellissimo, quello della solidarietà, del tratto umano e professionale di medici e infermieri degli ospedali Covid.
Con loro, eroi silenziosi, uomini e donne coraggiosi, dentro alle loro tute e maschere di protezione, ci siamo sentiti protetti. E a loro, molti pazienti, come «Giovanni», han voluto rivolgere un sincero e meritato grazie.
Nella foto grande in alto tre operatori della Rianimazione Covid in servizio; sopra un gruppo di sanitari durante un momento di convivialità