Gela, un’altra classe in quarantena, trenta in un mese. Due pazienti deceduti in provincia, 18 i positivi
di Redazione
L’aumento dell’indice di positività a livello nazionale e regionale impone prudenza. Nelle ultime ore ci sono stati 9 positivi a Riesi, 2 a Niscemi e 3 a Gela, città nella quale si registra un ulteriore calo dei casi totali, che scendono a 80 (4 in ospedale, 76 in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva). Nella città del golfo, però, preoccupano i casi in ambito scolastico. Una trentina le classi messe in quarantena nel solo mese di ottobre, sei a settembre. E se stamane l’ultima classe era tornata a far lezione dopo un periodo di quarantena – in una scuola primaria (elementari) – nel pomeriggio è stata messa in quarantena una classe di scuola superiore, che passa in dad. Stamane, uno studente, è risultato infatti positivo. Da domani lezioni a distanza e compagni tutti a fare il tampone.
A preoccupare, poi, sono i decessi nel Nisseno: due in 24 ore. Le vittime sono un paziente di Caltanissetta e uno arrivato da fuori provincia ma in cura in uno dei centri Covid dell’Asp.
Nelle 24 ore si sono verificati 18 nuovi casi. Ecco il dettaglio, nel bollettino diffuso in serata dall’Azienda sanitaria.
«Nelle ultime 24 ore riscontro di 18 pazienti positivi al SARS CoV-2, tutti in isolamento domiciliare: 9 di Riesi, 3 di Gela, 2 di Niscemi, 2 di San Cataldo, 1 di Caltanissetta e 1 di Santa Caterina Villarmosa. Dimessi dalla degenza ordinaria 2 pazienti di Gela, guariti virologicamente. Deceduti 2 pazienti positivi al SARS CoV-2, 1 di Caltanissetta e 1 proveniente da fuori provincia. Guariti: 7 pazienti di Gela, 5 di Caltanissetta, 3 di Niscemi, 3 di Riesi, 1 di Delia e 1 di San Cataldo».