Mazzarino si impegna per l’antica biblioteca. Appello alla Regione: «Salviamo questo luogo di storia e cultura»
di Redazione
Sono sempre più insistenti le voci di un ipotetico trasferimento della Biblioteca dei Padri Cappuccini di Mazzarino. Il convento è di fatto chiuso al pubblico. I frati, a causa delle croniche carenze vocazionali all’interno del loro ordine, dopo circa 500 anni hanno lasciato Mazzarino. A mettere in ansia autorità, cittadini, e cultori di patrie memorie è la prestigiosa biblioteca del convento, all’interno della quale sono custoditi oltre 15000 volumi di pregio, restaurati di recente.
Vi si trovano alcuni incunaboli e testi a stampa come breviari, libretti poetici, cronologie dei papi e manuali di teologia, testi filosofici, astronomici, letterari e altro ancora.
Per tale ragione Valerio Martorana, componente della direzione nazionale del Partito Repubblicano Italiano, già consigliere comunale di Mazzarino, si è fatto promotore di un incontro tra il sindaco, Vincenzo Marino, e l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà.
«Mi appello – afferma Marino – al suo amore per la cultura e la storia; la storia di Mazzarino riguarda anche e soprattutto la parte ecclesiastica. Se i testi non fossero più disponibili, venendo portati al di fuori della città, sarebbe una perdita immensa».
«Facciamo nostro l’appello del sindaco – dice Valerio Martorana – e per tale ragione, come repubblicani al servizio delle istituzioni, a prescindere dal colore politico di chi in quel particolare momento riveste la carica, per salvaguardare la storia e l’anima della città, ci siamo prodigati per realizzare tale incontro. Un grazie per la sensibilità mostrata lo rivolgiamo all’onorevole Antonio Catalfamo, capogruppo all’Ars della Lega Sicilia per Salvini premier».