Il sindacato Fisascat Cisl ha proclamato lo stato di agitazione delle guardie giurate dell’istituto di vigilanza privata Ancr che, in città, operano nei siti dell’Eni, ovvero, Raffineria di Gela, Enimed, Green Stream. Diverse le rivendicazioni inserite in un comunicato diffuso stamane. «Dopo svariate riunioni – scrive Alfonso Bellomo, segretario Fisascat della zona Agrigento, Caltanissetta, Enna – tra le rappresentanze sindacali e il management aziendale in cui si sottoponeva e si tentava di riprendere il giusto equilibrio tra l’azienda e i dipendenti nonché il rispetto degli accordi, ad oggi, i dipendenti, sono costretti a subire dei comportamenti fuori dalla logica del rispetto dei lavoratori stessi».

«Le guardie giurate sono costrette a effettuare, sistematicamente, turni di 12 ore e, in alcuni casi, anche oltre le suddette ore, senza alcun rispetto delle norme igienico sanitarie anche per mancanza, in molte postazioni, di toilette. Turni non regolari, variazioni continue della turnistica e chiamate, da parte dell’azienda, a tutte le ore del giorno, per ritornare al lavoro, anche durante le giornate di riposo per coprire esigenze di servizio, destabilizzando la serenità e la stabilità familiare del dipendente».

Inoltre – sempre secondo quanto riportato dal sindacato – le ore di straordinario verrebbero pagate in minima parte mentre il resto sarebbe accumulato nel monte ore senza il consenso e la sottoscrizione di un accordo. E talune indennità, spettanti, non sarebbero retribuite come da contratto di categoria.

«Lo stato di agitazione – conclude Bellomo – continuerà, fino a quando non si avranno notizie certe, da parte dell’azienda, atte a risolvere tutte le problematiche evidenziate per il bene e la serenità lavorativa».

Today 24 ha contattato l’Ancr per conoscere la posizione dell’azienda in relazione a quanto affermato dal sindacato. Attendiamo fiduciosi di poter pubblicare una replica in una delle prossime edizioni del giornale.