Gela, Adoces intitolata a Giuseppe Antonuccio. «Sarai sempre il nostro gigante buono»
di Redazione
«Ci vorrebbero giorni, settimane, mesi per raccontare di Giuseppe Antonuccio. per raccontare quanto, questo Gigante buono, era attaccato alla Vita. È vero , la sua esistenza si è interrotta troppo presto ma Giuseppe ha fatto in tempo ad insegnarci che la Vita è un dono che va vissuto fino alla fine». Lo scrive Giacomo Giurato, presidente dell’Adoces Sicilia, associazione donatori cellule staminali e sangue cordonale, il quale, durante i funerali del giovane, scomparso prematuramente a causa dopo aver lottato per la vita, ha comunicato ai presenti che sarebbe stato un privilegio intitolare l’Adoces proprio ad Antonuccio.
«Un modo – si legge in una nota dell’associazione – per continuare nel suo nome a servire gli ultimi, in modo specifico i malati. un applauso commovente ha dato il via libera all’iter documentale dei giorni a seguire. L’intero direttivo dell’Adoces non ha esitato un attimo nell’approvare la proposta di intitolazione e da oggi, ufficialmente, l’associazione porterà il nome di Giuseppe Antonuccio, testimone della vita, un esempio per tutti».
«La vera amicizia – dice Giurato – rende inseparabili, e niente, neanche la morte, può separare i veri amici. Ora che non ci sei più tutto è diverso ma niente potrà cambiare l’affetto che ci legava e la nostra amicizia resterà sempre viva così come vivo resterà il desiderio di poterti riabbracciare ancora. Mi hai insegnato tanto, mi hai fatto scoprire cos’è la vera amicizia e mi hai cambiato la vita. Oggi so che è anche grazie a te che sono diventato quello che sono. Mi ringraziarvi per tutto quello che stavo facendo per te ma in realtà sei stato tu ad insegnarmi tantissime cose e mi hai lasciato in eredità il dono più grande: la tua amicizia e la tua voglia di vivere».
«Quelli che amiamo – conclude il presidente – non se ne vanno, ci camminano accanto ogni giorno, invisibili, inascoltati, ma sempre vicini, ancora amati, ancora mancati e molto cari. Così sarà con te amico mio».