Gela: schiaffi, pugni e spranghe. Gestore e clienti di un locale costretti a barricarsi dentro
di Redazione
Un ragazzo corre verso l’auto, estrae una sorta di grosso pezzo di ferro: forse una tenaglia o il manico di un cric, lo brandisce contro un altro gruppo. Tenta di colpirli, rischia di mandarli in ospedale. Il gestore di un locale si chiude dentro con i clienti, temendo che la situazione possa precipitare. Sono le istantanee di una violenta rissa scoppiata la notte scorsa nella zona della Movida dei giovani, nei pressi di due bar-bistrò, tra via Rossini e la piazza Salandra. Dove oramai non passa fine settimana senza teste rotte, colpi di bottiglia e tensioni tra i giovani, quei tanti ragazzi che escono da casa solo per consumare un panino o bere una birra tra amici. E finiscono, volenti o nolenti, a trovarsi in mezzo ai vari teppistelli, in preda ai fumi dell’alcool e della cocaina. Pronti a cercare la rissa per un nonnulla.
Era circa mezzanotte quando il tafferuglio ha rischiato di sfociare in dramma. C’erano due gruppi, ragazzi di 20-25 anni. Uno di loro viene attirato dall’altra combriccola che lancia la sfida: «Se non te ne vai le prendi di santa ragione» o qualcosa del genere, racconta uno dei residenti.
Iniziano gli spintoni, vola il primo schiaffo, poi calci. Uno dei ragazzi viene sollevato di peso e sbattuto contro un’auto in sosta, mentre nell’aria mulinano pugni e urla di rabbia, sotto gli occhi terrorizzati dei gestori di due locali e dei (pochi) clienti presenti. Ragazzi che avevano sfidato il freddo e l’umidità per stare al pub a fare quattro chiacchiere e invece si trovano risucchiati nella follia dei soliti brutti ceffi.
Uno dei gestori richiama i clienti e si asserraglia dentro. La rissa continua per alcuni minuti senza che nessuno riesca a fermare l’improvvisato ring.
Poi i due gruppi si dileguano, temendo l’arrivo delle pattuglie.
Storie di violenza urbana che le nostre strade troppo spesso ci offrono.