Niscemi ricorda il caporale dei bersaglieri Francesco Giugno, medaglia di bronzo al valor militare e padre di don Giuseppe Giugno, il compianto parroco venuto a mancare domenica scorsa a all’età di 78 anni. Il valoroso militare è stato stato ricordato nella parrocchia “Sacro cuore di Gesù” in occasione della ricorrenza del 43° anniversario della morte, con una messa di suffragio presieduta dal parroco e vicario foraneo don Giuseppe Cafà. Alla celebrazione, organizzata dall’associazione nazionale Bersaglieri della città che è intitolata proprio alla memoria del caporale Francesco Giugno e di cui è presidente il luogotenente Salvatore Sentina, hanno partecipato i familiari del Caporale Francesco Giugno, ovvero la figlia Tanina e i nipoti, il vice sindaco Pietro Stimolo, l’Assessore alla cultura Davide D’Erba, il Commissario della polizia di Stato Vincenzo Spinello, la polizia municipale ed il vice Comandante della Stazione dei carabinieri di Niscemi Maresciallo Angela Accardo e il Maresciallo Fabio Mattei, il consigliere regionale dei bersaglieri Michele Iuppa, il presidente dell’Associazione polizia di Stato Rocco De Vivo, l’Associazione carabinieri di Niscemi, il presidente dell’Associazione della polizia penitenziaria Giuseppe Farruggia ed il presidente dei Rangers International Luciano Meli.

Don Giuseppe Cafà, che è anche guida spirituale dell’Associazione nazionale bersaglieri della città, durante l’omelia, ha parlato del caporale Francesco Giugno e del figlio don Giuseppe come uomini di pace ed entrambi impegnati a promuoverne i valori in epoche diverse.
E’ anche intervenuto il luogotenente Salvatore Sentina, presidente della locale sezione dell’associazione nazionale bersaglieri con la lettura della motivazione della concessione della medaglia di bronzo al valor militare al caporale Francesco Giugno.

Al caporale bersagliere Francesco Giugno, assegnato al 15° Reggimento Bersaglieri e poi trasferito al 6° a Bologna, gli venne conferita la medaglia di bronzo al valor militare con la seguente motivazione: ”sul parapetto di una trincea conquistata in piedi, sfidando il fuoco di fucileria, segnalando e sventando le mosse del nemico, cooperava efficacemente a respingere l’azione dei lanciatori di bombe”.
Per l’eroico gesto compiuto durante una cruenta battaglia ai confini con l’Austria, venne poi congedato successivamente con il grado di sergente.
A conclusione della celebrazione Eucaristica, è stato deposto al Cimitero comunale di Niscemi un omaggio floreale nel sepolcreto dove riposa il caporale Francesco Giugno con la resa degli onori militari e civili.