Vallelunga, parte carico di aiuti umanitari. Raccolte di viveri in corso anche Gela e Niscemi
di Redazione
Gare di solidarietà e sostegno verso il popolo ucraino si susseguono in provincia, da Vallelunga Pratameno a Gela, da Riesi a Niscemi. Un primo carico è partito stamane dal Vallone, diretto al centro raccolta.
«Ringrazio – afferma Pippo Montesano, sindaco di Vallelunga – tutti i cittadini che immediatamente e senza alcuna esitazione hanno risposto all’appello dell’amministrazione comunale che in questo momento, particolarmente critico, che sta turbando la sensibilità di ognuno, ha chiesto solidarietà per il popolo Ucraino. L’amministrazione comunale ha inoltre chiesto a voi cittadini di manifestare l’interesse e la disponibilità all’accoglienza di profughi o a mettere a disposizione case sfitte al fine di offrire temporaneamente un tetto a chi sta fuggendo dalle bombe, lasciando la propria patria e i propri cari, vittime della guerra o a combattere in nome della libertà di tutti. Ringrazio i sindaci di Villalba, Maria Paola Immordino e Resuttano, Rosario Carapezza, con cui abbiamo collaborato, i volontari del servizio civile, la Misericordia, l’auto trasportatore Giuseppe Cavarretta che gratuitamente ha messo a disposizione il proprio mezzo e tutti i cittadini che mossi da grande umanità hanno chiesto di collaborare con l’amministrazione alle operazioni di aiuto. Domani mattina (oggi, ndr) il carico partirà per il centro di raccolta e sarò io personalmente a consegnare le provviste».
A Niscemi è in corso una raccolta di generi di prima necessità organizzata dal Comune, Istituti scolastici, parrocchie e Misericordia. Chi volesse troverà indicazioni nella locandina che pubblichiamo sotto.
Da Gela, stamane, alle 10 è partito un furgone diretto in Ucraina, carico di tutte le medicine, gli alimenti e i beni di prima necessità raccolti questa settimana in città grazie alla generosità di tanti cittadini. L’iniziativa, organizzata in sinergia da Comune, assessorato ai Servizi sociali, Caritas della parrocchia San Domenico Savio, Fai Antiracket di Gela e associazione Il tempio di Apollo, in collaborazione con alcune farmacie, ha avuto come base operativa i locali di via Olanda 22. Qui sono stati raccolti dispositivi medici, kit di primo soccorso, detergenti per l’igiene personale, pannolini e alimenti, tra cui quelli specifici per neonati e bambini, che, in mattinata, sono stati caricati sul furgone. Quest’ultimo, al termine di un viaggio di 30 ore circa, arriverà al confine tra Polonia e Ucraina. Da lì, il carico di aiuti, sarà trasferita su un furgoncino blindato, e fatto entrare in Ucraina per raggiungere le zone di guerra.
«Purtroppo – dice il sindaco, Lucio Greco – ci sentiamo tutti impotenti di fronte all’orrore della guerra e alle immagini che arrivano dall’Ucraina. Se politicamente, però, non possiamo fare molto per far tacere le armi, umanamente dobbiamo e possiamo fare tantissimo. L’iniziativa Gelesi per l’Ucraina è stata organizzata secondo le direttive del Consolato Ucraino di Catania, che sta collaborando attivamente con il comitato Ucraini Italiani, del quale fanno parte un gruppo di ucraini che vivono stabilmente a Gela. Nel ringraziare quanti hanno contribuito fino ad ora con la loro generosità, non posso che sottolineare ancora una volta come questa amministrazione comunale farà tutto il possibile per alleviare il dolore, i disagi e lo stress enorme che alla popolazione ucraina deriva da questo conflitto, con la speranza che possa finire presto per far spazio al dialogo e alla diplomazia».