Particolare momento educativo, di riflessione e approfondimento per gli studenti della 5/a classe classe del Liceo classico dell’istituto d’istruzione superiore «Da Vinci» di Niscemi diretto dal professor Franco Ferrara ne corso dell’incontro on-line sul tema “La donna nel sociale”.

L’iniziativa, organizzata con la disponibilità della professoressa Antonia Corrado, docente di storia e filosofia e del Movimento “Gioventù Nazzarena” fondato sul carisma di don Pietro Bonilli e che si ispira ai valori della famiglia, della condivisione e di mettersi al servizio degli altri percorrendo ogni strada del mondo con la finalità di incontrare ed annunciare, ha dato modo agli alunni di ascoltare sul tema di grande attualità le testimonianze dirette di diverse volontarie del Movimento che sono state in missione in Italia, all’Estero, in Congo, in India e anche in Guatemala.

Delle volontarie di “Gioventù Nazzarena” sono intervenute in videoconferenza Noemi collegata da Cannaiola, Claudia da Milano che ha parlato della difficile condizione della donna in Guatemala, Gloria da Pisa, Milena e Sara da Niscemi, suor Jesù Mary da Benevento, nativa dell’India la quale ha riferito come le donne del luogo, sono spesso soggette a violenze domestiche, suor Matunaimi, che ha puntualizzato come la donna del Gongo è spesso vittima di abusi e suor provvidenza da Roma.

Testimonianze quelle delle volontarie del Movimento “Gioventù Nazzarena” che gli studenti della quinta classe del Liceo classico dell’Istituto superiore niscemese hanno ascoltato in videoconferenza con grande interesse ed umanità e che poi ha indotto le alunne Sara Stracquadaini, Lorenza Zarba e Maria Rosaria Cipolla a porre diverse domande ed osservazioni alle volontarie intervenute.
Su specifiche domande le volontarie hanno riferito di avere proseguito con la loro missione di servizio anche durante il periodo della pandemia offrendo aiuto e confronto ad un gruppo di anziani di Spoleto; che in tali missioni di volontariato, si riceve più di quanto si doni e che ognuno nel proprio piccolo, può amare e fare qualcosa per queste donne sfortunate proprio attraverso il volontariato e mettendo a disposizione il proprio talento e tempo libero.