Niscemi: un treno veloce per Catania, la Consulta chiede l’impegno del sindaco Conti
di Alberto Drago
Un treno che possa percorrere la tratta Niscemi – Catania in 40 minuti. È quanto invoca il presidente della Consulta giovanile, Sergio Cirrone, in una lettera al sindaco, Massimiliano Conti. Rfi sta ultimando i lavori di ricostruzione del ponte ferroviario in contrada Angeli. Il progetto, per complessivi 90 milioni circa, prevede l’ammodernamento dei circa 45 chilometri di binari lungo l’asse Gela, Niscemi, Caltagirone. E, in attesa che i treni ripartano e la stazione di Niscemi possa riaprire ai viaggiatori, la consulta sollecita un collegamento veloce con Catania.
Il viadotto ferroviario crollò nel maggio del 2011 per il cedimento di due piloni e tre arcate che fecero rimanere i binari sospesi nel vuoto. La struttura venne completamente demolita.
Ora si attente l’ultimazione del progetto e il ripristino dell’intera tratta.
«La speranza – scrive il presidente della Consulta – è quella di vedere una Niscemi cambiata e punta di diamante in cima alla collina. Ora che c’è il Pnrr e che ha scelto come simbolo della sua campagna elettorale proprio un treno in viaggio fino al 2027, chiedo allora che lo stesso treno possa consentire di raggiungere Catania da Niscermi in breve tempo.
Lo chiedono – aggiunge Cirrone – i giovani, gli studenti, i lavoratori, gli anziani, i turisti, gli imprenditori e tutti. Vi sono circa 150 mila persone, che attendono di usufruire di questo servizio. La realizzazione di una tratta veloce che colleghi Gela, Niscemi e Caltagirone a Catania, risolleverebbe le sorti di questo territorio. Gli anziani raggiungerebbero più velocemente gli ospedali di Catania per le normali visite di controllo senza più essere sottoposti a viaggi estenuanti esosi e stressanti così come anche l’Ateneo si rivaluterebbe con molti più studenti dell’hinterland iscritti. Paghiamo tutti le stesse tasse – conclude – e l’alta velocità non deve più essere un privilegio soltanto del Nord».