Melfa’s Gela Camp, mister in cattedra
di Redazione
Melfa’S Gela Camp, ci siamo. Domani si comincia. Lo sport come occasione di rilancio di una città, dell’intero territorio. Ma anche metafora di vita perché premia l’impegno, compie una selezione naturale.
Chi vale va avanti, senza classi nel distanze. La meritocrazia al comando. E c’è chi in questo mondo ha sempre creduto, si è speso, ha lavorato con i giovani e tra i giovani, scegliendo un quartiere marginale e difficile, quello che si affaccia a nord e a sud della via Recanati. Oggi, là dove prima c’era la palude, sociale prima che reale, si staglia un trainig center che ospita centinaia di ragazzi, lì introduce al mondo del calcio. Sono dirigenti e tecnici del Real Gela, oggi settore giovanile del Gela Calcio.
Dall’altra parte della città c’è un’altra realtà che profuma di riscatto sociale. Il palazzetto dello sport «Rosario Livatino» da alcuni mesi è la casa del Melfa’s Gela Basket e dell’Asd Gela di calcio a cinque. Due solide realtà dello sport semiprofessionistico.
Solo pochi mesi fa il palazzetto era un rudere, tetto sfondato, parquet divelto, colombi e ratti regnavano.
La visione di un imprenditore, Maurizio Melfa, del suo staff, ha permesso al Palalivatino di tornare a splendere, trasformandolo nella casa dello sport gelese.
Il traininig center del Real Gela, oggi confluito nell’Ssd Gela Calcio, e il palasport, domani apriranno le loro porte per un campus di livello regionale. Quattro tra i migliori tecnici siciliani insegneranno calcio alle giovani leve. Pino Rigoli da Raccuja, licenza Uefa pro nel taschino, l’uomo dei record alla guida di Akragas e Siracusa. Alfonso Ammirata, bandiera del Terranova, allenatore che tra le sue cime ha raggiunto la Serie A alla guida del Palermo Primavera; Pippo Romano, folletto del Licata di Zeman, calciatore e allenatore di livello; Pietro Infantino da Cammarata, roccioso difensore, quasi 300 presenze tra serie B e C, oggi allenatore affermato.
Vivranno quattro giorni con i ragazzi, spiegheranno e racconteranno il loro calcio. Veri e propri workshop teorico pratici: mattina al palasport, con lezioni teoriche, pranzo tutti insieme, pomeriggio al campo Recanati per schemi e pratica di gioco.
I corsi, aperti a tutti, ma a numero chiuso, vedranno la partecipazione di 40 ragazzi del Gela – Real Gela e di altre società.
Si parte con Pippo Romano, martedì; poi Rigoli, Infantino e Ammirata. Raduno finale il primo luglio al «Vincenzo Presti», sotto gli occhi di osservatori che arriveranno dai club di serie A e B. I quaranta ragazzi che parteciperanno allo stage sono tutti talenti locali, nati fra il 2004 e il 2009.
«Lo sport ancora una volta come volano a disposizione del territorio, occasione di rilancio economico e sociale della città» dice il presidente, Maurizio Melfa, durante la conferenza stampa di presentazione del campus.
«Il territorio ci conosce e si identifica con il lavoro e lo sforzo profuso durante questi anni per il rilancio del settore sportivo della città. Trovare consapevolezza e partecipazione condivisa è il più bel viatico per poter avere ogni giorno motivazioni in più per continuare ad andare avanti. Un plauso ai nostri dirigenti, nello specifico un ringraziamento al nostro direttore generale, Salvatore Spadaro e a mister Paolo Bentivegna, che hanno promosso l’organizzazione del Melfa’s Gela Camp, un evento che come lo Sport Award puntiamo a far diventar una tappa fissa importante negli schemi di crescita del progetto durante i prossimi anni».
«Per essere un evento – dice Spadaro – al suo primo anno non possiamo che reputarci soddisfatti per quello che siamo riusciti a realizzare grazie al contributo di tutti. Per alcuni giorni i fari del grande calcio che siamo abituati a conoscere attraverso il piccolo schermo saranno puntati sui giovani talenti della nostra Città e del comprensorio e siamo entusiasti soltanto all’idea di poter ospitare gli Osservatori delle migliori cantere nazionali. Squadre come Atalanta, Fiorentina, Sampdoria, Torino e Perugia vengono qui perché conoscono quanto di buono il nostro territorio è in grado naturalmente di esprimere».
«Siamo orgogliosi – dice Bentivegna – dell’iniziativa che vedrà un palcoscenico di tecnici molto importanti che saranno pronti a lesinare consigli utili di crescita alle nostre giovani speranze calcistiche. Una manifestazione che avremo anche il piacere di realizzare all’interno del Palalivatino per la parte teorica e quindi un motivo di orgoglio in più per noi tutti dopo aver restituito la struttura alla comunità locale. Ci aspettiamo tanta attenzione e invitiamo alla partecipazione a tutti i ragazzini nati tra il 2004 e il 2009 perché ne varrà certamente la pena».
Tanto lavoro, dedizione. Anche apertura e possibilità fornite a chi un pallone e gli scarpini non può neppure permetterseli. Capita, così, che i dirigenti del Gela e Real Gela, tendano la mano e aggreghino al gruppo di allievi anche chi ha talento ma tasche vuote. Così, dopo tanto lavoro, ogni tanto sboccia un fiore. Un calciatore vero, da lanciare nel calcio che conta.
«Capita – dice mister Bentivega – e quando accade quel giorno è un gran giorno».