Dalla Cina con frode, l’affare mascherine
di Redazione
Ci sarebbero anche ospedali dell’Asp 2 Caltanissetta tra le strutture sanitarie al centro di frodi tentate e in alcuni casi messe a segno da aziende che commercializzavano mascherine di illecita importazione.
A fare luce sulla vicenda è stata la Guardia di Finanza in un inchiesta che parte da Catania. I militari hanno eseguito un sequestro per beni del valore di circa un milione di euro a carico di due aziende. Tutto sarebbe ruotato attorno a una maxi fornitura di Dpi del tipo Ffp2 arrivate direttamente dalla Cina. I militari avrebbero acquisito numerosi riscontri su una possibile frode commessa dalle stesse aziende nei confronti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma che, all’inizio della pandemia, svolgeva il ruolo di centrale di acquisto per l’intera struttura sanitaria dell’Emilia Romagna.
Riavvolgendo il filo delle indagini i militari avrebbero scoperto una maxi fornitura di 1,4 milioni di mascherine Ffp2 prive di idonea certificazione, sono così emerse altre truffe, commesse o anche solo tentate, nei confronti di aziende sanitarie locali e ospedali delle province di Caltanissetta. E anche Catania, Trapani, Aosta e Torino. In alcuni casi i dispositivi venivano accompagnati da certificazioni materialmente falsificate e non riconosciute dagli stessi enti certificatori, mentre in altri casi veniva presentata una certificazione inidonea rilasciata da un ente non abilitato.