Niscemi, non chiude la casa di riposo. Conti: «Tutti i servizi verranno garantiti»
di Alberto Drago
È stata scongiurata giusto in tempo e sul filo del rasoio la chiusura della Casa di riposo “Giugno” di Niscemi. A tranquillizzare l’intera comunità, gli anziani ospiti della struttura, le loro famiglie ed i 18 operatori addetti ai servizi assistenziali ed alberghieri della struttura, è il sindaco Massimiliano Conti. “Abbiamo appena avuto un incontro” ha detto ieri il primo cittadino “con la partecipazione di assessori e consiglieri comunali con i vertici della società Cooperativa Essequadro che per contratto con l’Ipab gestisce la Casa di riposo, i quali hanno accettato di continuare a garantire tutti i servizi nella struttura.
La Casa di riposo Giugno dunque non chiude” ha aggiunto il primo cittadino.
“Delle problematiche che hanno determinato questo clima di incertezza e delle azioni risolutive da attuare, se ne parlerà martedì giorno 6 settembre a Palermo nella sede dell’Assessorato regionale della famiglia e delle politiche sociali, dove siamo stati convocati per un incontro al quale saranno presenti pure il commissario straordinario dell’Ipab ed il presidente della Cooperativa sociale Essequadro”.
Nei giorni scorsi infatti era stata proprio la società Cooperativa Essequadro ad avere comunicato che a decorrere da oggi la Casa di riposo “Giugno” di Niscemi avrebbe chiuso i battenti.
Una notizia che ha determinato un clima di grande preoccupazione, ansia ed angoscia fra i 29 anziani ospiti della struttura e le loro famiglie ed i 18 operatori addetti ai servizi assistenziali ed alberghieri nella struttura, i quali per giunta da mesi non percepiscono le paghe loro spettanti.
Già qualche mese fa la società Cooperativa Essequadro aveva comunicato la volontà di volere chiudere per un periodo la Casa di ospitalità di Niscemi in modo da rendere possibile lo svolgimento di una serie di lavori di ristrutturazione.
L’Amministrazione ed il Consiglio comunale dopo una mozione d’indirizzo presentata dai consiglieri dell’opposizione si erano opposti fermamente a tale decisione prospettata dalla Cooperativa Essequadro ed avevano proposto trovando un accordo di eseguire gli interventi di ristrutturazione nell’immobile a settori e per fare in modo da consentire la permanenza degli anziani e la continuità lavorativa del personale.