Gela, bimba nasce grazie a trapianto utero. Prodigio della scienza, primo caso in Italia
di Redazione
È una bimba di Gela, si chiama Alissa, ed è venuta alla luce dopo il il secondo tentativo di fecondazione assistista da una madre gelese di 31 anni, affetta da una rara malattia congenita, che non permette lo sviluppo dell’utero, mentre sono spesso presenti le ovaie. Il parto è stato anticipato alla 34esima settimana.
La madre è positiva al Covid e a causa del trattamento farmaceutico ha manifestato rischio di rigetto. Si, perché la giovane di Gela, ha ricevuto il trapianto di utero, primo caso in Italia, da donatrice deceduta. Prima di lei solo altre cinque donne avevano sperimentato questa avanzata tecnica sanitaria, negli Stati Uniti, in Brasile e in un paese dell’Est europeo.
Alissa, il nome è di fantasia, è la prima italiana a venire al mondo con questa particolarissima tecnica. Merito dell’equipe di Ostetricia del «Cannizzaro» di Catania, diretta dal dottor Paolo Scollo. Madre e figlia – secondo i medici – sono in condizioni stabili.
La piccola è in termoculla e respira con ventilazione assistita. Ma non manifesta problemi.
Alla giovane donna erano stati impiantati ovuli prelevati prima del trapianto, sottoposti a conservazione criogenica, e poi fecondati con spermatozoi del marito.
Una gioia immensa per la neo mamma e per il marito, agricoltore trentottenne. Entrambi felici per questo lieto evento frutto di un nuovo traguardo della scienza.