Per la prima volta Mimmo Cuticchio, il più celebre dei pupari, principale artefice della rifondazione dell’Opera dei Pupi, artista acclamato in tutto il mondo, diventa docente in quattro laboratori gratuiti a Palermo. Lo aveva fatto in Francia, negli Stati Uniti, mai, però in Sicilia. A partire da martedì, 27 settembre, curerà laboratori d’arte ciascuno della durata di tre pomeriggi, dalle 15.30 alle 18.30. Un modo per incontrare e conoscere il Maestro, nato a Gela, 74 anni, entrare nel mondo dell’Opera dei Pupi, apprendere i primi rudimenti di manovra e di gestualità. Un’occasione per conoscere dall’interno uno straordinario patrimonio di arte, di cultura, di tradizione riconosciuto dall’Unesco e di muovere i primi passi nella pratica sotto la guida diretta del caposcuola. «Quando ero giovane – racconta Cuticchio – a Palermo c’erano quindici teatri dei pupi, la gente faceva la coda e aspettava con ansia gli sviluppi della trama dei suoi personaggi preferiti. Dopo la crisi degli anni Sessanta, con l’abbandono del centro storico e la diffusione della tv, e dopo la riscoperta e la rivalutazione dell’Opera dei pupi negli ultimi venti anni, mi piace pensare di piantare di nuovo i primi semi di quest’arte antica dentro cui sono letteralmente nato, portato in fasce sulle tavole del palcoscenico del teatrino di mio padre, a Gela».

Cuticchio guiderà i partecipanti in un percorso di creazione artistica – dalla manovra alla voce – e in questi giorni è al lavoro nel suo laboratorio di via Bara a Palermo per preparare tutti i materiali necessari ai laboratori. Lo farà incrociando il pensiero critico dello scrittore e pedagogista Gianni Rodari, rielaborando quattro sue fiabe, una per ogni luogo. Il laboratorio è aperto a tutti, con un limite di venti partecipanti. Per iscriversi bisognerà essere maggiorenni. Ma i laboratori potranno accogliere anche degli di uditori-spettatori, che potranno essere parte attiva di questa lodevole iniziativa.