Gela, chiude il pronto soccorso infettivologico. Casi Covid sarnno gestito dal triage
di Redazione
Il Covid rallenta, solo 62 casi in una settimana a Gela, e l’Asp chiude il pronto soccorso infettivologico. Da stamattina il primo contatto con la patologia da corona virus disease torna nelle già indaffarate mani degli operatori del Pronto soccorso. Una struttura, quella del «Vittorio Emanuele», che conta all’appello appena 4 medici oltre al primario su una pianta organica che prevede una quindicina di camici bianchi. Ma una città nella quale tutto viene accolto quasi con abulica rassegnazione non c’è da sorprendersi se la notizia passerà del tutto inosservata. La disposizione è stata messa nera su bianco dal direttore sanitario di presidio, Luciano Fiorella, il quale, «sentita la direzione sanitaria aziendale», leggasi Asp Caltanissetta (area alla quale fa capo la direttrice Marcella Santino) e tenuto conto di un decreto assessoriale del 14 luglio scorso dal titolo «modello organizzativo per la gestione dei casi positivi Covid 19 asintomatici o paucisintomatici» transiteranno dal triage del Pronto soccorso generale.
«Il paziente – riporta la disposizione – sarà sottoposto al triage e al tampone che, se risulterà positivo ma asintomatico paucisintomatico» ovvero con sintomi lievi «sarà ricoverato nell’area indistinta e preso in carico dall’unità operativa di pertinenza per la patologia prevalente».