Niscemi, frana squarcio il quartiere Sante Croci. Domani ricorre il 25° anniversario
di Alberto Drago
Domani ricorre il 25° Anniversario della “Frana” che si verificò nel primo pomeriggio del 12 ottobre 1997. Un terribile dissesto idrogeologico sconvolse tutta la fascia collinare Sud di Niscemi e squarciò le mura di tantissime abitazioni del quartiere Sante Croci e di immobili adibiti ad attività produttive. Lesioni che resero pericolanti gli stabili. L’evento calamitoso, di vastissime proporzioni, lesionò irrimediabilmente anche l’antica Chiesa “Sante Croci” (nella foto) che danneggiata da grosse crepe nelle mura, cedimenti e crolli, venne poi demolita.
La “Frana” fortunatamernte non causò vittime, ma lasciò tantissime famiglie senza tetto.
La ricorrenza del 25° Anniversario della “Frana”, sarà ricordata domani, con una celebrazione commemorativa patrocinata dal Comune di Niscemi e organizzata dalla Chiesa Madre (Parrocchia Santa Maria d’Itria) di cui è parroco don Massimo Ingegnoso.
Il programma della celebrazione commemorativa prevede mercoledì alle 16.30 il raduno nel piazzale Sante Croci dove alle 17 seguirà una celebrazione Eucaristica con la presenza del vescovo mons. Rosario Gisana, del sindaco Massimiliano Conti, di amministratori comunali, fedeli, associazioni e liberi cittadini.
Alle 18 nella Chiesa dell’Addolorata, sarà inaugurata una mostra fotografica, di suppellettili ed arredi sacri appartenenti alla Chiesa Sante Croci.
La mostra nella Chiesa Addolorata sarà visitabile anche giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 12 e dalle 16 alle 20.
Domani inoltre ricorre il 31° anniversario di un’altra grave tragedia che si verificò in città il 12 ottobre del 1991. Accadde che durante un violento nubifragio, persero la vita due giovani niscemesi, Gaetano La Gristina e Rosario Parisi.
I due mentre attraversavano a bordo di un’autovettura Largo Spasimo, vennero trascinati dalla furia della piena dell’acqua piovana e precipitarono in un torrente.
I loro corpi privi di vita, vennero ritrovati il giorno dopo nella piana di Gela.