Il Gela Fc cade ancora, tre gol dal Mazara. Piccoli segnali di ripresa, ma non bastano
di Redazione
Il Gela Fc cade ancora al «Vincenzo Presti» e si ritrova sempre al palo: due punti in classifica e ultimo posto solitario. Nella sfida interna con il Mazara finisce 3 a 0 per gli ospiti. Non è bastato lo scossone arrivato in settimana con l’esonero di Francesco Evola. Squadra affidata al vice, Antonio Famà, in attesa della definizione della nuova guida tecnica. Il Gela Fc parte bene al cospetto di un Mazara che evoca sfide del passato. Gialloverdi più solidi in virtù di una classifica ben più importante anche se durante la prima mezz’ora i padroni di casa provano a minare queste certezze. E se gli ospiti non capitolano e merito di una difesa attenta. Al 26′ la svolta: mani in area dell’Under Sanzo e arbitro che assegna la massima punizione agli ospiti. Gomes dal dischetto spiazza Di Martino, migliore in campo al di là dei tre gol. Al 42′ azione da sinistra, apertura centrale, gialloneri un po’ distratti e l’attaccante ospite insacca il due a zero.
Nella ripresa il Gela prova a ribaltarla ma si espone al contropiede avversario. È proprio durante un recupero e ripartenza, intorno al 20′, che Ibrahima Toure insacca la rete del definitivo 3 a 0. Da segnalare, per la cronaca, la sostituzione del capitano Fabio Campanaro, a inizio gara, per infortunio. Nervosismo palpabile sulla panchina del Gela: espulso il direttore tecnico, Luigi Rivecchio, ammonito l’allenatore Famà, in disaccordo con la condotta arbitrale. Malgrado il risultato pesante vanno comunque colti piccoli segnali di risveglio di una squadra in difficoltà. Alcuni calciatori hanno anche strappato la sufficienza: Tomaimo a centrocampo, Rechichi capace di fare la differenza in difesa, evitando un passivo forse peggiore.
[A.Toma.]
Nella foto grande, in alto, Armando Di Martino, portiere del Gela Fc. Sopra, al centro dell’articolo, Gaston Gomes e Idrissa Camarà del Mazara.