Gela, cacciatore cade in una vasca irrigua e annega. Recuperato il corpo privo di vita
di Redazione
Il corpo privo di vita dell’uomo deceduto nel pomeriggio, Crocifisso Scepi, 61 anni, commerciante, finito in una vasca irrigua e annegato, è stato recuperato intorno alle 16.30 dagli «uomini rana» del nucleo subacquei dei Vigili del fuoco. A dare l’allarme, nella tarda mattinata, era stata una persona che aveva notata una sagoma in lontananza, pochi chilometri a nord dalla SS 115, in località Passo di Piazza. L’uomo, con il capo riverso appariva esanime. Il recupero si è rivelato particolarmente complesso e per la presenza di una fitta boscaglia circostante e per la pericolosità e impraticabilità della vasca. La morte verrebbe fatta risalire a poche addietro, a causa di annegamento. Scepi si era forse addentrato durante una battuta di caccia. I soccorritori, giunti sul posto, hanno allertato i Vigili del fuoco che sono giunti sul posto con l’elicottero. A terra ha operato personale del nucleo sommozzatori.
Non si esclude che Scepi possa essere finito nella vasca d’acqua a seguito di un malore o di una caduta accidentale.
Nella zona è stato rinvenuto un fucile. Circostanza che avvalora la tesi di una battuta di caccia finita in tragedia. L’uomo, secondo una delle possibili ricostruzioni, si sarebbe addentrato nel tentativo di soccorrere il suo cane, finito in una pozza. E a sua volta sarebbe precipitato anch’egli all’interno della vasca, perdendo la vita.
Nella foto grande, in alto, un elicottero del Reparto Volo dei Vigili del fuoco. A lato e in basso le immagini del recupero del corpo senza vita dello sfortunato commerciante deceduto nel pomeriggio.