Vallelunga: ecco il mercatino di Natale, tra sapori, prodotti locali e solidarietÃ
di Redazione
Con poche risorse e tanta buona volontà è possibile allestire un programma natalizio? Obiettivo centrato dall’amministrazione comunale, grazie a una ricetta semplice ma efficace: impegnando poche centinaia di euro in delibera e investendo tanto sul volontariato e le risorse locali, è riuscita a mettere insieme eventi e il giusto clima delle feste. Per due giorni la piazza cittadina ha anche ospitato il mercatino di Natale. Prodotti della terra, artigianato, arte e sapori. Dall’olio evo al vino locale. E ancora, mandorle, liquori a chilometro zero, degustazioni di legumi e assaggi di vin brulè. Insomma, aria di festa, per grandi e piccini. Per loro anche una stanza giochi con la casella postale per scrivere a Babbo Natale.
«Di lavoro ne abbiamo fatto – dice Silvio Zuzzè, assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo – ma con le poche risorse disponibili era questa l’unica via possibile: coinvolgere la gente, i produttori, le associazioni». Fatica e un paio di capelli bianchi in più, ripagati dal gradimento dei concittadini.
Salvatore Mazzarisi, chef per hobby, indossa cappello e divisa da cuoco mentre si cimenta nella cottura dei legumi, ceci e lenticchie locali.
«Lo faccio per passione- racconta da dietro un baffo importante – sono originario di Villalba ma mia moglie e di qua. E condivide con me queste due serate dedicate alla degustazione».
Il vin brulè ha imparato a prepararlo durante i suoi soggiorni nel nord, una particolarità apprezzata dai vallelunghesi. Il vino è quello dell’azienda agricola locale di Loreto Ilardo, come di produzione locale sono pure i legumi.
Dall’altra parte della piazza è all’opera uno dei personaggi della gastronomia locale, Pietro Burgio: un’istituzione da queste parti. Mentre ci avviciniamo modella una piccola sfera di farina e zucchero.
«È un dolce semplice – racconta – tipico delle nostre zone. Si parte dal panetto di pasta, lo si lavora a mano libera e poi si crea il classico buco» spiega mentre lascia scivolare il “cerchietto” nell’olio caldo: pochi secondi dopo una piccola opera d’arte ci si para davanti, una ciambellina dorata e profumata che Burgio guarnisce con una spolverata di zucchero semolato, davanti alla quale resistere è una mission impossible.
Due passi più avanti incontriamo Vincenzo Cipolla, fondatore del marchio «Pratoameno».
Olio di qualità, mandorle e (prossimamente) conserve. Ci racconta la sua intuizione, il sano colpo di testa di chi osa per innovare.
«La base erano i terreni di famiglia – dice – ma a un certo punto ho deciso di cambiare: tolto il seminativo, grano e foraggio, ho deciso di mettere a dimora degli alberi di mandorlo. Oggi posso dire che quella scelta si è rivelata corretta». Sul tavolo dello stand sono in bella mostra bevande alla mandorla, farine, un cesto di mandorle, dei liquori. E anche l’olio d’oliva, prodotto dagli alberi secolari. C’è pure una brochure, realizzata dal figlio che in azienda cura le pagine social.
«Il mandorlo – racconta – è un albero da sempre appartenuto a Vallelunga e a noi vallelunghesi. Nel tempo è stato soppiantato da colture più redditizie. Io sono semplicemente tornato alle origini». Il prossimo step sarà la produzione conserviera e anche su questo fronte Vincenzo ha idee chiare. Mentre scattiamo qualche foto la degustazione sta per iniziare. La piazza si anima ancora di più. Con l’assessore Zuzzè c’è anche la giunta al completo: il sindaco, Pippo Montesano, la vice, Rosa Izzo, gli assessori Roberto Emmanuele e Rosolino Ricotta. Cominciano gli assaggi, il profumo dei legumi e l’effluvio del vin brulè, pervadono.
L’occhio, però, ce lo rubano alcune opere in uno stand. Sono di Salvatore Lombardo, artista che abbina dipinti molto realistici e bassorilievi ai presepi artigianali. «Un hobby – racconta – diventato passione. Dipingo nel tempo libero, alimento la mia arte. Mentre quella del presepe è un’emozione che coltivo fin da bambino». Le sue sono realizzazioni artistiche curate nel particolare, che denotano pazienza ed estro creativo.
Infine incontriamo Loreto Ognibene, storico presidente della Pro Loco. Con lui un opera gruppo di volontari. «Come sempre – dice – Pro Loco sostiene Telethon. Natale, è la festa per eccellenza, e a noi corre l’obbligo di stare vicino a chi soffre». L’associazione sarà impegnata nel programma anche con la sfilata di babbi natale nelle scuole e in altre iniziative.
L’impegno, il volontariato, il donarsi agli altri. Come nello spirito del Natale.
(Nella foto grande in alto, il mercatino di Natale; più in basso, da sinistra, Pietro Burgio e Salvatore Mazzarisi; al centro dell’articolo la giunta al completo e lo stand della Pro Loco; sotto, da sinistra, Salvatore Lombardo e Vincenzo Cipolla).