Si intensifica l’impegno letterario del medico Ottavio Nicastro, regista e scrittore di romanzi, il quale dopo avere esplorato i generi fantasy, thriller, giallo a sfondo paranormale e fantascientifici, ha pubblicato il suo undicesimo libro intitolato il “Signore delle illusioni”.
Il testo costituisce per l’autore il primo approccio con l’attualità sul tema delle tossicodipendenze, un dramma sociale non indifferente e difficile da sradicare che purtroppo vivono tanti giovani e meno giovani sprofondati nel tunnel della “droga” e dal quale è parecchio difficile risalire.
Alcuni anni fa infatti, il “Gruppo teatro ricerca” fondato da don Giuseppe Giugno, con la regia di Maurizio Vicari, ha messo in scena un dramma teatrale composto da Ottavio Nicastro intitolato “Emma di anni ne aveva solo ventidue.”
Una rappresentazione che ha ottenuto un buon consenso da parte del pubblico e messa in scena anche nelle scuole superiori, che alla distanza di anni, ha ispirato l’autore a scrivere il romanzo “ Il signore delle illusioni” e con l’aggiunta di qualche situazione nuova nella trama di cui la protagonista è Emma, una donna ridotta in fin di vita a causa di un’overdose e raggiunta dalla morte che vuole portarla via.
Ma la ragazza si rifiuta di seguirla.
La morte così s’incuriosisce e la accontenta, accendendo i suoi ricordi attraverso un vecchio album di fotografie.
Emma rivive la sua vita difficile, all’insegna dello sconforto ed in solitudine per sua madre andata via da casa e per il padre depresso che si è rifugiato nell’alcool.
Problemi familiari angoscianti che hanno indotto Emma ad assumere la polvere bianca.
Vicissitudini della protagonista, che inducono il lettore a confrontarsi con le problematiche del nostro tempo.
Un dialogo quello tra Emma e la morte che accende i quesiti che da sempre assillano l’uomo.
Chi siamo? Da dove veniamo? Chi influenza il destino? Cosa ci attende dopo che la vita finisce? La morte rappresenta la fine oppure l’inizio?
Dio esiste per davvero?