Gela: blocco del gas dopo le smentite, ma da stamane il flusso è tornato su livelli normali
di Redazione
Il flusso di gas dalla Libia verso l’Italia è stato ripristinato ai livelli di 7-8 milioni di metri cubi al giorno, dopo l’interruzione avvenuta tra il 5 e il 6 gennaio e la riduzione nei due giorni successivi. Secondo la mappa di Snam con i dati operativi dei flussi fisici sulla rete nazionale, il gas libico in arrivo a Gela, dall’impianto libico di Mellitah tramite il Greenstream, è attestato adesso a una portata di circa 330 mila metri cubi all’ora: il doppio rispetto ai 150 mila metri cubi registrati fino a ieri, quando alla stazione Snam di Gela erano arrivati circa 4 milioni di metri cubi al giorno. La stessa mappa indicava quota zero nei giorni 5 e 6 gennaio. A conferma del fatto che le voci di tafferugli circolate sui canali internazionali e poi smentite avevano un fondo fi verità. Mellitah Oil & Gas, società operativa compartecipata paritariamente dall’Eni e dalla libica National Oil Corporation, aveva infatti smentito le voci di un incendio divampato nell’impianto di trattamento di Mellitah, sulla costa libica occidentale. In una nota diffusa sui propri canali social ufficiali, l’azienda aveva affermato che le operazioni di produzione e trasferimento del metano erano avvenute “secondo gli standard e le procedure di sicurezza approvate”.
In realtà, però, la mappa iconografica di Snam aveva fatto segnare assenza di gas tra giovedì e venerdì e una produzione a scartamento ridotto tra sabato e ieri.
Nei primi giorni del nuovo anno, un gruppo di manifestanti della città di Zuwara, in Libia, aveva bloccato l’accesso all’impianto di trattamento di petrolio e gas di Mellitah. I dimostranti chiedevano di essere assunti nel complesso petrolifero. Il sito di Mellitah è il principale snodo per l’esportazione del metano libico verso l’Italia attraverso il Greenstream. La base di arrivo è proprio nell’impianto Snam di contrada Bulala, a Gela.
Quello dell’incidente dei giorni scorsi non è il solo fatto che ha inciso sulla produzione altalenante del gasdotto che collega Gela alla Libia. A novembre, Eni North Africa Bv, aveva avvertito che i flussi di gas dalla Libia verso l’Italia erano stati ridotti e potevano essere azzerati a causa di una “manutenzione non programmata” nel complesso di Mellitah. A quanto pare per un guasto a una unità di estrazione di zolfo facente parte della linea di trattamento che ha base nella ricca Tripolitania e alimenta il metanodotto Greenstream.
Nella foto grande il campo Bouri della italo-libica Mellitah Oil & Gas