Il Partito democratico cambia pelle: Arena presidente, Bufalino segretario
di Alberto Drago
«Oggi sono stato eletto per acclamazione presidente provinciale del Pd, partito che è sempre stato casa mia, che ho apertamente criticato quando ce n’è stato bisogno e che, sono certo, sarà in grado di superare questo momento difficile grazie a una comunità straordinaria che ha solo bisogno di una scintilla che riaccenda la passione e l’entusiasmo». Sono le prime parole, pronunciate domenica, da Massimo Arena nella nuova veste di presidente provinciale del Partito democratico.
Il congresso provinciale segue le dimissioni di Annalisa Petitto, consigliere comunale nel capoluogo e Peppe Di Cristina, già candidato alle scorse elezioni regionali. E tra i 75 delegati, provenienti dai vari circoli comunali del partito, c’erano tanti big e volti noti, dal senatore Antonio Montagnino, all’onorevole Miguel Donegani, dall’ex segretario provinciale Giuseppe Gallè, al sindaco di Butera, Giovanni Zuccalà. Al centro del dibattito la ricerca di una soluzione unitaria e condivisa per l’elezione del nuovo segretario e del nuovo presidente provinciale.
Dopo un ampio dibattito caratterizzato da vari interventi, il congresso ha così eletto per acclamazione e su proposta dell’onorevole Giuseppe Provenzano, vicesegretario nazionale del partito, già ministro per il Sud, l’avvocato Arena di Niscemi, presidente provinciale e Renzo Bufalino, sindaco di Montedoro, alla carica di segretario provinciale.
Arena, dirigente al Comune di Niscemi e con un esperienza amministrativa e politica di lungo corso, durante il Governo Conte 2, è stato a Roma quale componente dello staff dell’onorevole Alessia Morani, ex sottosegretario allo Sviluppo economico ed è attuale componente della direzione regionale del Pd.
Bufalino invece, oltre che primo cittadino di Montedoro, è vicesegretario regionale del Pd.
Con l’elezione dei due nuovi vertici provinciali, il Partito democratico, reduce di un risultato tutt’altro che esaltante alle ultime elezioni regionali che ha di fatto sancito la perdita del seggio del deputato all’Ars della provincia di Caltanissetta, presenza che il Pci, Pds, Ds, Pd ha mantenuto per circa un trentennio, adesso si accinge a investire su un ulteriore rilancio del partito a carattere provinciale e in termini di nuova programmazione e di scelta di linee politiche proficue da attuare.