Gela: diversi casi di scarlattina in città . Panico a scuola. «Evitare allarmi, nessun pericolo»
di Redazione
C’è allarme in città per la comparsa di numerosi casi di scarlattina, soprattutto in bambini in età scolastica. Diversi genitori hanno deciso di non mandare i loro figli in classe, altri li hanno ritirati anzitempo dopo la notizia di compagni contagiati. È giustificato un tale allarme? La risposta è «nì», nel senso che la scarlattina preoccupa, è fastidiosa e nessuno vorrebbe che venisse attaccata al proprio bambino. Ma, in fondo, si tratta di una malattia esantematica, risolvibile, che non lascia tracce. Crea allarme il fatto che la malattia sia facilmente trasmissibile tra i bambini. Ma anche nel caso di contagio non esisterebbero rischi particolari.
Sarebbero decine e decine i casi registrati in questi giorni. E seppure non ci siano comunicazioni o report ufficiali da parte dell’Asp, Today24 ha comunque attinto presso alcune fonti.
«Abbiano notizia – rivela una operatore sanitario – di numerosi casi di scarlattina in città. Non ci risultano però condizioni gravi o bambini ospedalizzati. È una malattia perfettamente curabile, tipica per la presenza di pustole, gli esantemi, come avviene nel caso di morbillo o sesta malattia. Solo che differisce da queste perché le prime sono di origine virale mentre la scarlattina è una forma batterica».
La comparsa è improvvisa con febbre spesso accompagnata da brividi, nausea, vomito e mal di testa. Dopo poche ore, compaiono le chiazze. L’esantema si manifesta inizialmente nella zona dell’inguine e delle ascelle per diffondersi poi rapidamente al tronco, alle braccia, alle gambe e talvolta anche in bocca e sulla lingua.
In questi casi non bisogna allarmarsi. Basterà mettersi in contatto con il pediatra di libera scelta il quale saprà somministrare la corretta terapia antibiotica.