Gela: 60 giorni per mettere i conti a posto
di Redazione
La Corte dei conti, Sezione di controllo per la Regione siciliana, presidente Salvatore Pilato, ha chiesto al Comune misure correttive da presentare entro 60 giorni per eliminare gli squilibri di bilancio.
Una decisione notificata questa mattina dall’Organo di controllo contabile regionale, che dà due mesi di tempo “al fine di prevenire potenziali pregiudizi per i futuri equilibri di bilancio”.
Servirà dunque un piano di riequilibrio e nel frattempo il Comune sarà sottoposto “alle limitazioni previste dall’art.188, comma 1 quater, del Tuel, consistenti nel divieto di assumere impegni e pagare spese per servizi non espressamente previsti per legge e fatte salve le spese da sostenere a fronte di impegni già assunti nei precedenti esercizi”.
Restano sotto la lente di ingrandimento le criticità emerse in sede di rendiconto 2020, dove si ritengono sottostimate sia il Fondo contenzioso, che “fondo oneri DFB” al fine di sterilizzare i rischi sugli equilibri di bilancio derivanti dalla mole di debiti fuori bilancio ancora da riconoscere e finanziare. L’Ente è dunque tenuto, di conseguenza, a rimuovere le irregolarità accertate e a procedere nella direzione di una rigida e severa politica economica di emersione e successivo rientro dal disavanzo.
Il Collegio obbliga ad adottare, entro sessanta giorni dalla comunicazione del deposito della pronuncia di accertamento, i provvedimenti idonei a rimuovere le irregolarità e a ripristinare gli equilibri di bilancio.
Oggi alle 18 il sindaco ha incontrato gli organi di stampa per illustrare i contenuti della decisione della Corte dei Conti e spiegare il percorso per portare l’Ente verso un equilibrio di bilancio che le consenta di evitare conseguenze pericolose per i cittadini.