Maglia nera anche per l’erogazione idrica
di Redazione
Tra le tante maglie nere che questo territorio riceve su vari fronti (ferrovie, servizi sanitari, tanto per fare due esempi), non poteva mancare quello sull’acqua. Il 62 per cento dei residenti ha subito razionamenti idrici.
Un dato negativo, secondo solo alle situazioni più critiche del Paese: Chieti, Agrigento e Trapani, che hanno vissuto la sospensione o riduzione dell’acqua in quasi tutti i giorni dell’anno, con turni diversi di erogazione estesi a quasi tutti i residenti. A Enna e Reggio di Calabria si è fatto ricorso, solo in alcune zone delle città, alla riduzione dell’acqua rispettivamente per 365 e 75 giorni interessando circa la metà dei residenti.
A Caltanissetta e Pescara, il 62,4% e il 21,9% dei residenti è stato sottoposto a razionamenti, rispettivamente per 61 e 141 giorni. A Catania la distribuzione dell’acqua è stata sospesa a circa 17.400 persone per 14 giorni nell’arco dell’anno, interessando il 5,8% dei residenti (0,3% nel 2020). A Ragusa, invece, è stata ridotta per 60 giorni e sospesa per 15, per fascia oraria a circa 10.000 persone (13,8% dei residenti). A Palermo si sono verificate turnazioni in alcuni distretti dove la rete idrica è particolarmente vetusta per 183 giorni interessando l’8,8% dei residenti, mentre Avellino e Crotone hanno avuto una sospensione solo per 12 giorni che ha coinvolto, rispettivamente il 76% e il 67% della popolazione.