«Niscemi in dissesto», lunedì si delibera
di Redazione
Lunedì, alle ore 20, il Consiglio Comunale si riunirà per deliberare formalmente il dissesto finanziario del Comune di Niscemi. Lo annuncia la sezione locale del Pd, con una nota a firma del segretario Carlo Pisa.
«Le “solenni” rassicurazioni rese dal sindaco durante la campagna elettorale – afferma la segreteria dem – si sono dimostrate mera propaganda politica. Il piano di riequilibrio approvato dal sindaco e dalla sua Giunta nel 2019 che prevedeva il risanamento dell’Ente si è rivelato inadeguato, come certificato dalla Commissione Ministeriale. La Corte dei Conti, nella seduta del 17 gennaio 2023, testualmente scrive: “Il Comune di Niscemi ha presentato un piano non sostanzialmente in linea” con le reali possibilità di risanamento».
E aggiunge: «Alla relazione della Corte dei Conti, già dal 2017, si evincono tutta una serie di rilievi, a cui il sindaco non ha saputo dare risposte, portando così il Comune al fallimento finanziario. Già sono evidenti i primi segnali del dissesto, come la mancata erogazione del Servizio Mensa, a cui si aggiungeranno gli aumenti alla massima aliquota di tutte le tasse e dei tributi comunali (Imu, Tari, Tosap)». La nota del Pd riferisce che tutti gli interventi con fondi comunali a favore delle famiglie disagiate e dei disabili verranno bloccati. Subiranno notevoli aumenti le tariffe di tutti i servizi a domanda individuale, come quelle applicate per l’utilizzo delle strutture sportive, dell’auditorium del Centro Sociale, della Biblioteca Comunale, del Museo Civico, dei locali della Casa del Volontariato. Il futuro delineato da Pd è quanto mai fosco: «Saranno sospesi tutti i contributi concessi alle associazioni di volontariato, culturali e sportive, così come quelli destinati alle istituzioni scolastiche, anche la mancata assunzione del personale, di cui tutti gli uffici comunali risultano essere già carenti, graverà pesantemente sulla produttività dell’Ente.
L’atteggiamento adottato dal Sindaco, volto a sminuire il problema, ci porterà a effettuare considerazioni più analitiche in merito ai bilanci, alle entrate e alle spese affrontate dal Comune nel corso di questi ultimi anni, a garanzia soprattutto dei cittadini niscemesi che
si troveranno, loro malgrado, a subire il collasso economico dell’Ente. Il Sindaco Conti passerà alla storia per aver portato per la prima volta il Comune di Niscemi al fallimento finanziario». Il capo dell’amministrazione comunale, nel confermare la prossima dichiarazione del dissesto finanziario da parte del civico consesso, fornisce la sua versione politica dell’iter che ha portato il Comune al default. «La mia amministrazione – spiega Massimiliano Conti – si è insediata nel 2017. Vista la situazione, abbiamo approvato un piano di riequilibrio per risanare i debiti fatti in precedenza da altri. Con i maggiori costi dell’energia, a causa del mancato pagamento dei tributi da parte di molti cittadini in seguito alla crisi pandemica e ai debiti fuori bilancio, l’unica soluzione che ci è rimasta è quella di dichiarare il dissesto, avendo così la possibilità avviare le procedure per ottenere gli indispensabili aiuti dallo Stato». Il primo cittadino chiarisce che le aliquote dei vari tributi comunali “non saranno maggiorate, perché già sono al massimo”. «I cittadini – conclude Conti – saranno chiamati a un ulteriore sforzo di procedura, come abbiamo fatto in questo anno, garantendo però i servizi essenziali. Faremo le nostre scelte coraggiose per sanare i debiti dell’Ente». Sarà forse “mal comune mezzo gaudio”, ma Conti sostiene con realismo che «le condizioni delle finanze degli Enti Locali siciliani sono tali che tutti i Comuni, prima o poi, saranno costretti a dichiarare il dissesto».