Gela: raddoppiano i casi, salgono da due a quattro in poche ore. La conferma del sindaco in un video
di Redazione
Un paziente in Terapia intensiva all’ospedale «Maggiore» di Modica. Un altro positivo si è aggiunto in giornata. Sì aggrava, anzi, raddoppia, il bilancio di Gela, città che per una decina di giorni non aveva fatto registrare alcun caso di nuovo coronavirus, dopo i due di metà marzo. Un giovane di 32 anni è ricoverato da ieri sera nella Città della Contea, intubato e attaccato al ventilatore polmonare. La diagnosi è di polmonite interstiziale da Covid-19. Le sue condizioni sono critiche ma stazionarie. Inoltre, nelle ultime 24 ore, ci sarebbero stati diversi casi, almeno tre, con sintomi. Uno di questi è risultato positivo. Si tratta di un uomo di 56 anni, ricoverato al «Vittorio Emanuele», non in Terapia Intensiva. La conferma di un’impennata dei casi, anche se per fortuna si tratta ancora di quattro pazienti, è stata fornita dal sindaco, Lucio Greco, il quale, durante una diretta Facebook, ha raccomandato di rispettare le regole e di rimanere categoricamente a casa. «I controlli saranno ulteriormente intensificati» ha detto Greco.
Ecco il riepilogo aggiornato della situazione in provincia (dati ufficiali Asp2) di oggi, lunedì 31 marzo 2020.
Gela: un paziente in Terapia intensiva (a Modica), uno in ospedale, al Vittorio Emanuele, due in isolamento attivo a domicilio (totale 4), due deceduti in Lombardia non inseriti nel bollettino dell’Asp.
Niscemi: due in terapia domiciliare, uno ricoverato fuori provincia a Caltagirone (totale 3).
Riesi: uno in quarantena domiciliare (1), un deceduto.
Caltanissetta: 1 terapia intensiva, 5 in malattie infettive, 24 in quarantena domiciliare, 3 ricoverati fuori provincia (totale 33), un guarito e un deceduto.
San Catando: 3 in malattie infettive, 7 in quarantena domiciliare (totale 10), un guarito e 2 deceduti.
Serradifalco: uno in terapia intensiva, due in malattie infettive, due in isolamento domiciliare (totale 5).
Mussomeli: un deceduto fuori provincia.
Sessanta i casi positivi attualmente in provincia, il giorno peggiore da quando è iniziata l’emergenza con un incremento di 14 casi. Il manager ha però tenuto a precisare che l’aumento è dovuto al fatto che sarebbero arrivati gli esiti di molti tamponi effettuati tra venerdì e lunedì.