Gela, guanti e sacchi per pulire le spiagge. Se la «lezione» ci arriva dai nostri giovani
di Desideria Sarcuno
«Questa città non cambierà mai». Almeno una volta nella vita, ci è capitato di sentire questa frase. Magari, a pronunciarla è la stessa persona che lancia il pacchetto vuoto o l’incarto del panino dal finestrino. O i mozziconi di sigaretta. Gela è una città splendida ma un po’ sfigata, perché coloro che la chiamano casa sono i primi a sporcarla, a non averne cura né rispetto.
A portare speranza ci pensano i giovani di Generazione Gela, Leo Club e il gruppo Gela che cambia, i quali hanno svolto un lavoro che si è rivelato a dir poco sbalorditivo. In poche ore, muniti di guanti e sacchi, hanno ripulito la spiaggia nel tratto compreso tra i playground e Macchitella. Giovani che non hanno paura di sporcarsi le mani e di scendere in campo quando il buon senso cittadino scarseggia. Di grande esempio, i più piccoli scout, che hanno partecipato all’iniziativa, dimostrando più forza e maturità di tanti adulti, i quali sembrano ignorare il degrado e la sporcizia dei nostri bei paesaggi. La spiaggia in primis.
Anziché valorizzare il mare, lo rendiamo palcoscenico di ingiustizie. È stato impressionate e molto triste vedere i bellissimi arenili gelesi ridotti quasi a discariche.
Anziché invocare il cambiamento – come se questo piovesse dal cielo – ognuno nel suo piccolo può fare la differenza, anche con la più piccola delle accortezze.
Il cambiamento parte da noi, da iniziative come queste.