Niscemi, parte il servizio civile universale. Dodici giovani nelle comunità alloggio Led
di Alberto Drago
Sono dieci i giovani volontari del Servizio Civile universale, che hanno concluso la loro esperienza lavorativa nelle tre comunità alloggio Led della città che ospitano disabili psichici. Attività svolte nell’ambito psicosociale e riabilitativo. I dieci volontari hanno così passato il testimone a un altro gruppo di 12 ragazzi di Niscemi, di età compresa tra i 18 e 28 anni, che continueranno il progetto. Sono Flavio Caggiaguerra, Marco Iazzetta, Alice Gagliano, Brunilde Quinci, Jasmine Disca, Alice Cori, Giulia Bruto, Melany Messina, Maria Clara Mantelli, Isabella Salerno, Siria Barone e Chiara Quinci.
I nuovi volontari saranno impegnati nella stessa esperienza lavorativa dei colleghi che li hanno preceduti nel servizio.
Le comunità alloggio Led di cui Filippo Toscano è gestore e rappresentante legale e la dottoressa Larissa Rizzo direttore tecnico, continuano così ad accogliere per l’ottavo anno i giovani del servizio civile nazionale, offrendo loro l’opportunità di svolgere un percorso di formazione e di servizio lavorativo nel sociale, nel settore della riabilitazione e psico-sociale a diretto contatto con gli ospiti.
Le comunità Led mettono così in atto azioni concrete nell’ambito delle politiche sociali con un’offerta formativa e occupazionale a giovani motivati e pronti a confrontarsi nell’ambito lavorativo sociale.
“Le esperienze pregresse di volontariato civile”, scrive in una nota la Led,”ci inducono a continuare su questa linea, visto il riscontro positivo che c’è stato sia in termini di competenze acquisite dai volontari, che nel percorso individuale di individuazione delle proprie attitudini, della capacità di gestione emotiva, di adattamento nella gestione dei conflitti e delle abilità relazionali”.
Ed in tal senso è proficuo l’affiancamento ai volontari del servizio civile di operatori specializzati nel lavoro sociale in servizio alla Led e che favoriscono nei volontari l’introiezione del modus operandi in equipe e nel lavoro individuale, i quali ampliano le loro competenze, soprattutto in termini di valori umani.
Le comunità Led della città oltre a garantire il supporto psicosociale alle persone con fragilità psichica, sono anche promotori di esperienze professionali, di formazione, di studio e ricerca con la recente istituzione di un “Centro di Studi e Ricerca Led” che è aperto a chiunque volesse apportare il proprio contributo culturale ed esperienziale.