Gela, ristori agli operatori della pesca. Accordo tra Eni e regione sulle compensazioni
di Redazione
Via libera alle compensazioni da parte dell’Eni per i pescatori siciliani danneggiati dai lavori del progetto di estrazione di gas naturale nel giacimento Argo-Cassiopea, situato nel Canale di Sicilia. È il risultato dell’intesa raggiunta, nella sede dell’assessorato regionale dell’Agricoltura tra Eni e le marinerie di Licata, Gela e Porto Empedocle, interessate dal progetto Cassiopea. Nella sola Gela sono in essere una trentina di licenze di pesca, alle quali vanno assommate maestranze e l’indotto. Una piccola marineria che rischia di perdere tutto perché durante i lavori di messa in esercizio dei campi del gas Argo e Cassiopea con la relativa condotta marina, l’attività della pesca sarà impossibile.
«L’accordo – dice Luca Sammartino, vicepresidente della Regione – chiude una vertenza difficile e segna un punto di svolta per un comparto che rischiava di pagare un prezzo pesantissimo. Ci siamo impegnati per raggiungere un accordo soddisfacente per tutte le parti, dimostrando che non esistono contrapposizioni irrisolvibili, se si opera con spirito costruttivo, pazienza e perseveranza, senza promettere soluzioni immediate, perché nessuno possiede la bacchetta magica, ma lavorando in maniera serie e trasparente su soluzioni sostenibili. L’intesa sulle compensazioni, che Eni si è impegnata a riconoscere ai pescatori per le notevoli limitazioni alla pesca causate dai lavori di posa dei gasdotti che serviranno a collegare i giacimenti Argo e Cassiopea nel Canale di Sicilia, contempera la necessità di ristorare un comparto produttivo di lunga tradizione e con un peso economico rilevante nel contesto regionale, con le altrettanto importanti necessità di approvvigionamento energetico nazionale».
«Ringrazio il dipartimento Pesca – aggiunge Sammartino – per aver lavorato intensamente alla definizione dell’intesa, nonché l’Eni e i nostri pescatori che, pur tra mille difficoltà e nonostante il quadro economico in cui operano sia tra i più difficili, hanno reso possibile superare le criticità che interessavano un’attività produttiva che rappresenta l’anima tradizionale ed economica della nostra Regione. Oggi è un giorno importante per le comunità di Licata, Gela e Porto Empedocle, per il risultato conseguito soprattutto grazie all’ascolto, al confronto, al dialogo».
La prima ad avanzare una richiesta di ristori a favore delle marinerie di Gela, Licata e Porto Empedocle, fu la parlamentare regionale Ketty Damante, oggi senatrice dei Cinquestelle, mediante un emendamento sull’uso delle Royalties poi bocciato durante il dibattito sulla Finanziaria. Fu una breccia aperta alla quale il Regione è stato dato seguito attraverso il meccanismo delle compensazioni.