Gela, disperato minaccia di lanciarsi ne vuoto: sono vivo ma mi hanno dichiarato «defunto»
di Redazione
Un gesto estremo, disperato, per protesta, stamane in municipio, dove un uomo di 56 anni è salito sulla torre del municipio, lato via Donizetti, minacciando di lanciarsi nel vuoto. Sul posto, poco dopo, sono arrivati i carabinieri del Reparto territoriale di Gela, con il supporto dell’ambulanza del 118. È stato grazie alla prontezza dei militari, grazie anche alla professionalità dei soccorritori, che il peggio è stato evitato. L’uomo è stato dissuaso dal proprio insano proposito. Alla base della protesta, almeno secondo quanto emerge dalle prime frammentarie notizie, ci sarebbe un clamoroso errore burocratico. L’uomo, infatti, urlava di essere stato dichiarato «inesistente» ovvero «deceduto» quantomeno irreperibile da un qualche ente accertatore e di aver perso dei diritti assistenziali. «Sono vivo e vegeto, ma qualcuno mi ha dichiarato defunto e rischio di perdere tutto» avrebbe riferito arrabbiato e in forte turbamento emotivo ad alcuni astanti prima di salire e sporgersi pericolosamente da una balaustra del del municipio. Adesso la protesta è rientrata e l’uomo avrà il tempo e la serenità di chiarire il suo… stato in vita. I militari dell’Arma hanno verbalizzato il tutto e – se necessario – compiranno gli accertamenti del caso.