Gela, accertate royalties per 12 milioni di euro. Di Stefano: «Finanziare Officine gioventù»
di Redazione
«Il comune ha appena ufficialmente accertato, a mezzo di apposita determina, 12.180.061, 81 euro di royalties. È un fatto nuovo? No, le casse comunali ogni anno accertano in entrata cifre da capogiro dalle royalties. Sarebbe un fatto nuovo, però, che si aprisse un vero dibattito con la città su come utilizzare queste somme appena accertate o più semplicemente su come spenderle partendo da quel che poteva essere e non è stato cioè dai progetti mai dati alla luce». Lo dice Terenziano Di Stefano, leader di Una Buona Idea.
«È un tema, questo, che è sempre stato opaco e che ha creato un muro tra Ente e città. Negli anni, infatti, la città non è mai stata parte del dibattito perché un dibattito non c’è mai stato. Con una cifra di tale portata appena accertata ed in controtendenza alla consuetudine incancrenitasi negli anni, sarebbe utile allora che il sindaco aprisse quel dibattito. È una proposta che secondo me non andrebbe trascurata. A titolo di esempio, negli ultimi tempi abbiamo assistito al definanziamento del progetto di patto per il sud “officina della gioventu” per uno stanziamento allora concesso di oltre 2 milioni di euro. L’aggiudicazione della gara si sarebbe dovuta concretizzare entro il 31 dicembre ma la scadenza non è stata rispettata. Il progetto prevedeva la ristrutturazione dei locali dell’ex centrale elettrica da adibire a fucina culturale a disposizione dei giovani che con una visione ben più ampia, assieme alla riqualificazione con i fondi del Pnrr dell’orto fontanelle e l’apertura dell’università nei locali di Macchitella Lab si creerebbe una città a misura di studente».
«Purtroppo – continua l’ex vicesindaco – allora il Comune non si fece trovare pronto e la Regione agì spostando i fondi verso altra destinazione. Allora non fece certo piacere alla città, né fece piacere alla politica rinunciare a quel progetto ma questo non cambia il risultato finale: officina della gioventù, non esiste e non esisterà più a meno che non si compia un atto di generosità. Sono appena stati accertati 12 milioni di euro di royalties a fronte di un progetto definanziato di circa 2 milioni di euro al quale la città ha dovuto rinunciare. Ripescarlo – conclude – dal cassetto autofinanziandolo con fondi della città, senza aspettare altri o altro, sarebbe il risarcimento della possibilità mancata per colpe di certo non addebitabili alla città e lancerebbe il nostro territorio verso una realtà a misura di studente, a misura dei giovani».