Gela, «Non una di meno», un flash mob per dire basta a patriarcato e violenza di genere
di Redazione
Nasce in città un nodo di Non Una Di Meno, movimento transfemminista nato in Argentina nel 2015, a seguito della campagna “Ni una di Menos”, che ha unito migliaia di attiviste e di persone che dicono basta alla violenza di genere e lottano per un cambiamento sociale e strutturale. Il Nodo di Gela riunisce diverse realtà femminili, con diverse sensibilità, storie e generi d’età, che intendono portare alla luce in città i temi del transfemminismo e le storie di tante donne e persone che non si conformano al modello patriarcale e si ribellano a ogni forma di molestie e di violenza. Sabato, 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Nudm di Gela sarà presente con una sua rappresentanza alla manifestazione regionale organizzata dal movimento.
«Il 26 novembre invece – spiega l’attivista Denise Romano – organizzeremo in città un flash – mob al Lungomare Federico II di Svevia per presentare i temi del movimento ai cittadini gelesi».
«Abbiamo già attivato – aggiunte Martina Licata, altra attivista del nodo gelese – un profilo su Facebook e Instagram e un gruppo Telegram – all’interno dei quali stiamo raccogliendo testimonianze e storie di violenza e molestie accadute in città».
Il nodo gelese sta raccogliendo anche i dati statistici dei casi di violenza in città.
«Sono tante storie – dice Rosaria D’Amaro, psicoterapeuta e attivista – spesso nascoste, unite dal filo rosso della violenza e del patriarcato. Vogliamo portarle alla luce per aiutare chi ancora subisce nel silenzio e ha vergogna nel denunciare».
L’appuntamento per il Flash Mob è per domenica 26 novembre a partire dalle 17 sul Lungomare Federico II di Svevia, accanto alla scultura “Attrazione Repulsiva”.